deviazione di pensiero<\/strong>.<\/p>\nIn che cosa consiste?<\/p>\n
La deviazione di pensiero si verifica quando, durante una conversazione, l’attenzione di chi ascolta \u00e8 catturata da idee, considerazioni o ricordi stimolati dall’argomento trattato che finiscono per portare l’attenzione altrove<\/strong>, con il risultato di perdere pezzi di informazione che potrebbero rivelarsi importanti.<\/p>\nVediamo qualche esempio.<\/p>\n
Il mio interlocutore mi parla di un argomento che presuppone un mio impegno futuro<\/strong>: allora comincio a pensare a quello che far\u00f2, programmando il futuro e smettendo di fatto di ascoltare.<\/p>\nPu\u00f2 anche accadere che il mio interlocutore mi stia chiedendo aiuto per individuare una soluzione a un problema<\/strong>: in questo caso \u00e8 abbastanza comune che io, nella convinzione di aver gi\u00e0 compreso l’essenza della questione<\/strong>, mi metta a pensare prima e a proporre poi (interrompendo chi sta parlando\u2026) la soluzione.<\/p>\nIl caso pi\u00f9 comune di deviazione di pensiero si verifica quando l’argomento della conversazione mi porta alla memoria un episodio personale<\/strong>: s\u00ec insomma, una di quelle situazioni in cui tu stai parlando e il tuo interlocutore ti interrompe e comincia a raccontare la sua esperienza personale, andando avanti per 10 minuti.<\/p>\nIn questo caso le reazioni pi\u00f9 comuni sono tre:<\/p>\n
\ncomincio a pensare alla mia vicenda personale senza interrompere<\/strong>, perdendo comunque ascolto e attenzione. Se la persona con la quale sto parlando non se ne accorge tutto fila liscio: magari mi sono perso qualcosa, ma non ne sono a conoscenza e quindi posso stare tranquillo<\/strong> (meglio non sapere\u2026);<\/li>\npenso alla mia vicenda personale, non resisto alla deviazione di pensiero e cominci\u00f2 a raccontarla anche se l’interlocutore on ha terminato il suo discorso<\/strong>;<\/li>\nma la vera perla si materializza quando, una volta che il ricordo \u00e8 affiorato dalla memoria, la mia educazione mi impedisce di interrompere chi sta parlando e pronuncio le cinque parole magiche: finisci che poi ti dico<\/strong><\/span>. A quel punto tutta la mia attenzione<\/strong> non \u00e8 pi\u00f9 rivolta<\/strong> al tema della conversazione ma al momento in cui il malcapitato interlocutore avr\u00e0 finito di parlare<\/strong>: quando potr\u00f2 finalmente prendere la scena che mi spetta<\/strong> e che desidero disperatamente strappargli.<\/li>\n<\/ol>\nOvviamente i comportamenti descritti nel secondo e terzo caso si fondano su una convinzione<\/strong>: che il mio interlocutore cominci ad ascoltare con attenzione quello che ho da dire dopo essere stato interrotto<\/strong>.<\/p>\nPura illusione.<\/p>\n
Ti sei mai trovato in una delle tre situazioni descritte?<\/p>\n
S\u00ec? Allora raccontacene una e scrivi senza fretta: siccome non stiamo parlando di persona non corri il rischio che io ti interrompa dicendo finisci che poi ti dico<\/strong>!<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"L’ascolto \u00e8 una di quelle funzioni essenziali della comunicazione che abbiamo visto almeno in parte diminuire di efficacia con l’avvento della multimedialit\u00e0 e in particolare degli smartphone, che ci sollecitano a dedicarci a pi\u00f9 di una cosa in uno spazio di tempo contenuto. Uno degli effetti dei nostri, spesso maldestri, tentativi di fare pi\u00f9 cose […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_bbp_topic_count":0,"_bbp_reply_count":0,"_bbp_total_topic_count":0,"_bbp_total_reply_count":0,"_bbp_voice_count":0,"_bbp_anonymous_reply_count":0,"_bbp_topic_count_hidden":0,"_bbp_reply_count_hidden":0,"_bbp_forum_subforum_count":0},"categories":[192,209],"tags":[],"acf":[],"yoast_head":"\n
Finisci, che poi ti dico\u2026<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n