{"id":13144,"date":"2012-09-07T00:00:00","date_gmt":"2012-09-06T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2012\/09\/17-stratagemma-nascondere-la-lama-dietro-il-sorriso\/"},"modified":"2019-05-03T10:55:46","modified_gmt":"2019-05-03T08:55:46","slug":"17-stratagemma-nascondere-la-lama-dietro-il-sorriso","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2012\/09\/17-stratagemma-nascondere-la-lama-dietro-il-sorriso\/","title":{"rendered":"17\u00b0 Stratagemma - Nascondere la lama dietro il sorriso"},"content":{"rendered":"

\"\"Spiegazione<\/span><\/strong><\/p>\n

Lo stratagemma consiste nell\u2019ispirare fiducia al nemico e, al tempo stesso, ordire piani contro di lui<\/strong>: preparare l\u2019attacco e poi agire, evitando che il nemico muti il proprio atteggiamento fiducioso<\/strong>.<\/p>\n

In sintesi, la durezza rimane dentro e la mollezza \u00e8 all’esterno<\/strong>.<\/p>\n

Confucio sosteneva che \u201cmodi insinuanti e parole artificiose raramente s’accompagnano alla carit\u00e0<\/strong>\u201d:\u00a0 essi possono non essere altro che la manifestazione esteriore di un tranello mortale teso dal nemico.<\/p>\n

<\/p>\n

In origine, lo stratagemma indicava il doppio gioco<\/strong>, l’apparenza pacifica e le intenzioni malvagie, \u00abil miele sulle labbra e il pugnale alla cintola<\/strong>\u00bb.<\/p>\n

Applicato agli stratagemmi militari, in generale indica l’inganno e la neutralizzazione psicologica dell’avversario grazie a camuffamenti politici e diplomatici<\/strong> in grado di coprire le mosse militari.<\/p>\n

\u00a0La storia<\/span><\/strong><\/p>\n

Alla fine di dicembre del 1979, l’entrata in Afghanistan dell’Armata Rossa si avvalse di questo stratagemma.<\/p>\n

Prima di effettuare l’avanzata militare a sud, l’U.R.S.S. aveva instaurato con l\u2019Afganistan un rapporto di cooperazione e amicizia, in virt\u00f9 dei quali la i futuri aggressori fornivano aiuti economici, addestravano\u00a0 tecnici militari, fornivano consiglieri ed esperti militari, portando gradualmente sotto il proprio controllo l’esercito, il partito e l’apparato governativo afghani.<\/p>\n

A partire dall’inizio di dicembre del 1979, con una serie di camuffamenti politici e diplomatici, l’U.R.S.S. riemp\u00ec l’Afghanistan di soldati; ancora il 26 dicembre, alla vigilia dell’invasione, il neo-premier Amin incontr\u00f2 l’ambasciatore sovietico a Kabul per un \u00abcolloquio amichevole\u00bb, e ricevette i suoi auguri nel primo anniversario della firma del trattato di amicizia, cooperazione e buon vicinato sovieto-afghano.<\/p>\n

L’indomani, gli \u00abamici\u00bb sovietici ponevano fine alla sua esistenza.<\/p>\n

\u00a0Il commento<\/strong><\/span><\/p>\n

Le applicazioni di questo stratagemma sono numerosissime e e hanno un tratto caratteristico<\/strong>: il tentativo di creare un clima di fiducia che mantenga basse le difese del nemico, per coglierlo impreparato durante l\u2019attacco<\/strong>.<\/p>\n

Ricordo un episodio personale, avvenuto quando lavoravo in azienda come manager. Una collaboratrice, che avevo conosciuto in un\u2019esperienza di studio precedente, aveva velatamente manifestato l\u2019intenzione di cambiare ruolo.<\/p>\n

La pregai di pazientare, poich\u00e9 il suo trasferimento in altra funzione avrebbe significato per noi una difficolt\u00e0 non superabile in tempi rapidi: le dissi comunque che capivo le sue ragioni e che mi sarei impegnato per accontentarla.<\/p>\n

Si disse soddisfatta della risposta e afferm\u00f2 che avrebbe atteso fiduciosa.<\/p>\n

Dopo una settimana mi convoc\u00f2 l\u2019amministratore delegato per comunicarmi la decisione di trasferire la collega esattamente nella posizione desiderata.<\/p>\n

La gentile fanciulla si era inserita in un conflitto fra l\u2019amministratore delegato e il sottoscritto, e mantenendo con me un rapporto improntato alla cordialit\u00e0, aveva lavorato nelle retrovie per raggiungere l\u2019obiettivo: al tempo non avevo alcuna ragione per attendermi un atteggiamento del genere.<\/p>\n

Come si fa a neutralizzare lo stratagemma?<\/strong><\/p>\n

Bisogna innanzitutto imparate a riconoscete la persona dalla quale possiamo attenderci un attacco<\/strong>, la quale mostra alcune caratteristiche piuttosto comuni:<\/p>\n