{"id":13384,"date":"2013-06-07T00:00:00","date_gmt":"2013-06-06T22:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2013\/06\/quelli-dalla-liquidazionedoppia\/"},"modified":"2020-03-25T16:15:45","modified_gmt":"2020-03-25T15:15:45","slug":"quelli-dalla-liquidazionedoppia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2013\/06\/quelli-dalla-liquidazionedoppia\/","title":{"rendered":"Quelli dalla liquidazione\u2026 doppia!"},"content":{"rendered":"
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Mi \u00e8 accaduto di assistere in pi\u00f9 di un’occasione, nella mia ormai non pi\u00f9 brevissima vita professionale, a situazioni in cui un dipendente riusciva ad ottenere, al momento delle dimissioni, una liquidazione nettamente superiore a quella alla quale la norma gli d\u00e0 diritto<\/strong>.<\/p>\n Ora ti spiego come.<\/p>\n Affinch\u00e9 questa situazione si verifichi devono essere valide una o pi\u00f9 delle seguenti condizioni:<\/span><\/p>\n Immaginiamo ora che il dipendente abbia in tasca una lettera di impegno: egli sa esattamente quando comincer\u00e0 a lavorare nella nuova azienda e a quali condizioni.<\/p>\n E allora che cosa fa per incrementare il valore della sua liquidazione? Mette in piedi una trattativa chiedendo una somma di denaro in cambio di dimissioni immediate<\/strong>: senza<\/strong> ovviamente citare il fatto di avere un altro lavoro pronto ad accoglierlo<\/strong>.<\/p>\n \u00c8 chiaro che l’operazione pu\u00f2 filare via liscia (sempre impiegando opportune cautele\u2026) nei casi 1, 2 e 4, mentre nel terzo dipende molto dagli equilibri di potere fra favorevoli e contrari; non \u00e8 da escludere che vinca il partito del \u201c non possiamo lasciarlo andare<\/em>\u201d e che la trattativa si trasformi in un rilancio, cio\u00e8 una proposta di aumento o promozione per trattenere la persona.<\/p>\n E se il rilancio non \u00e8 tale da convincere l’interessato a rimanere ci sar\u00e0 da gestire la situazione in cui si scoprono le carte e salta fuori il tentativo di prendere una buona uscita pur avendo in tasca una lettera di impegno<\/strong>.<\/p>\n Mamma mia, che imbarazzo\u2026<\/p>\n Se torniamo invece nei casi 1, 2 e 4, quelli in cui il nostro eroe ha maggiore probabilit\u00e0 di riuscire nell’intento, credo che sia il dimissionario sia la persona che con lui tratta uscita dovrebbero essere consapevoli del fatto che raramente le cose restano davvero riservate<\/strong>.<\/p>\n Le voci comunque corrono<\/strong> (perch\u00e9 il dimissionario non riesce a non confidare l\u2019eroico gesto, perch\u00e9 l\u2019azienda lascia trapelare di essere riuscita a liberarsi di una persona che era da tempo un peso, o solo perch\u00e9 niente \u00e8 pi\u00f9 noto di ci\u00f2 che deve rimanere riservato) e si pu\u00f2 essere certi che hanno una corsia preferenziale nei corridoi che conducono alle macchinette del caff\u00e8 della nuova azienda<\/strong>.<\/p>\n Insomma, come inizio di una nuova avventura professionale non si pu\u00f2 definire dei migliori.<\/p>\n E che dire dell\u2019azienda che scopre<\/strong> (perch\u00e9 prima o poi le cose si sanno, per quanto detto in precedenza\u2026) di aver liquidato la buona uscita a una persona che aveva gi\u00e0 una lettera di impegno in tasca<\/strong>?<\/p>\n Bah, forse qualche discussione interna \u00e8 prevedibile\u2026<\/p>\n Che cosa suggerire alle parti coinvolte?<\/strong><\/p>\n Al dimissionario<\/strong> lascerei la piena facolt\u00e0 di valutare l\u2019opportunit\u00e0 di questo comportamento alla luce dei suoi valori personali e dei rischi complessivi che l\u2019operazione comporta; rischi che, obiettivamente, non sono marginali (figuracce incluse…).<\/p>\n All\u2019azienda invece raccomanderei un minimo di cautela prima di concedere una buona uscita<\/strong> e, soprattutto, di non avere troppa fretta di chiudere<\/strong> la trattativa: perch\u00e9 se c\u2019\u00e8 un bluff, certamente emerger\u00e0<\/strong>.<\/p>\n A me la domanda sorge spontanea: ne vale la pena?<\/p>\n Tu cosa ne pensi?<\/p>\n <\/p>\n\n