La maturit\u00e0 non vale una pizza<\/strong><\/span> di Massimo Gramellini<\/p>\nInsegna italiano in un istituto tecnico della periferia romana ed \u00e8 commissaria interna agli esami di maturit\u00e0. Da quando ha ricevuto quella telefonata, le si \u00e8 rovesciato il mondo. \u00abProfessoressa? Sono il padre di Andrea\u00bb. Uno dei suoi maturandi migliori. Un adolescente caparbio che per tutto l\u2019anno si \u00e8 diviso fra lo studio e il lavoro in nero ai tavoli di una pizzeria. \u00abProfessoressa, la chiamo per la maturit\u00e0 di mio figlio…\u00bb. \u00abNon si preoccupi, Andrea la superer\u00e0 senza problemi\u00bb. \u00abE\u2019 proprio questo il punto\u2026 Ho bisogno che lei me lo bocci\u00bb. \u00a0La prof ha abbozzato un sorriso. In tanti anni di onorata carriera aveva dovuto fronteggiare ogni genere di richieste da parte dei genitori. Ma un padre che ti chiama a casa per chiederti di bocciare suo figlio non le era mai capitato. Si trattava chiaramente di una battuta\u2026 \u00abNon sto scherzando, professoressa. La pizzeria ha detto ad Andrea che pu\u00f2 assumerlo in pianta stabile grazie alla nuova legge sul lavoro: per\u00f2 le agevolazioni valgono solo per i ragazzi senza diploma\u00bb. La prof ha deglutito: \u00abLei mi sta chiedendo\u2026\u00bb \u00ab\u2026 di aiutare mio figlio. Il diploma potr\u00e0 sempre prenderlo l\u2019anno prossimo\u00bb. Cos\u00ec la prof ha cominciato a covare in solitudine il suo dubbio amletico. Fare il proprio dovere e promuovere Andrea, trasformandolo in un disoccupato? O bocciare un ragazzo meritevole per consentirgli di ottenere il posto? Consapevole che in questo caso boccerebbe anche se stessa, accettando il principio che l\u2019insegnamento a cui ha dedicato la vita non rappresenta pi\u00f9 un vantaggio, ma un handicap? Ci sarebbe da diventare pazzi, se non lo fossimo gi\u00e0.\u00a0<\/em><\/p>\nLettera di Chiara Ioele ai quotidiani<\/strong><\/span><\/p>\n\u00abCiao, la lettera sul pizzaiolo costretto a scegliere fra posto fisso e diploma di maturit\u00e0 (pubblicata da alcuni giornali e da cui \u00e8 stato tratto il Buongiorno di ieri, ndr) non \u00e8 stata una professoressa a scriverla. E\u2019 opera della nostra agenzia. Abbiamo confezionato una storia da dare in pasto ai media, creato un indirizzo di posta ad hoc e inviato la mail ai tre principali quotidiani italiani con preghiera di non pubblicare il nome dell\u2019autrice. Era l\u2019unico modo per sollevare una riflessione sull\u2019assenza di politiche economiche del governo. Sono certa che Gramellini sapr\u00e0 cogliere il senso di questa operazione che non \u00e8 pubblicitaria, ma \u00e8 una denuncia della situazione in cui versano le microimprese come la nostra\u00bb. Chiara Ioele (Kook Artgency).<\/p>\n
La risposta di Massimo Gramellini<\/span><\/strong><\/p>\nCiao Chiara, sono Gramellini della Pirla Agency. Mi sono fidato di un\u2019identit\u00e0 posticcia, che anche ieri mattina hai confermato con dovizia di particolari alla collega incaricata di intervistarti. Se nella lettera della falsa professoressa ci fossero stati riferimenti offensivi ad altre persone, avrei fatto controlli ulteriori. Invece ti ho creduto. Perch\u00e9 sollevavi un tema che mi sta a cuore: il divorzio, tutto italiano, fra lavoro e cultura. E perch\u00e9 la storia che raccontavi aveva il sapore della vita vera. Sono stato un ingenuo, ma se non mi fidassi \u2013 entro certi limiti \u2013 della buona fede di chi mi scrive, magari ci saremmo persi la storia di Gabriele Francesco \u2013 il neonato abbandonato sotto un traliccio \u2013 e quella di Pasquale, il pensionato a cui non aveva mai scritto nessuno. Continuer\u00f2 a coltivare la mia ingenuit\u00e0: fa comunque meno danni del cinismo.<\/em><\/p>\nA Gramellini \u00e8 stato detto di tutto e di pi\u00f9, qualcuno \u00e8 arrivato a dire che La Stampa non pu\u00f2 essere ritenuto un giornale affidabile perch\u00e9 ha un vice direttore come lui. L\u2019errore c\u2019\u00e8, \u00e8 rilevante, il giornalista lo ha riconosciuto e incassato; un errore che consiste nel non ricercare una conferma a una notizia che era funzionale a una linea editoriale che segue da tempo. Aggiungo anche che solo chi non ha mai visto in vita sua lavorare una redazione pu\u00f2 pensare che un giornalista possa non\u00a0 sbagliare mai, e che crocifiggerlo per un errore dettato dalla passione che mette nel suo lavoro sia cosa di buon senso.<\/p>\n
Che dire invece di Chiara Ioele? Lasciamo parlare la sua lettera: in corsivo le sue parole, in carattere ordinario il mio commento.<\/p>\n
\nAbbiamo confezionato una storia da dare in pasto ai media, creato un indirizzo di posta ad hoc e inviato la mail ai tre principali quotidiani italiani con preghiera di non pubblicare il nome dell\u2019autrice.<\/em><\/li>\n<\/ul>\n\nChiara ci tiene a far sapere di conoscere i ferri del mestiere e di nutrire una stima tanto scarsa quanto indifferenziata per i mezzi di informazione. Ne prendiamo atto.<\/li>\n<\/ul>\n\nEra l\u2019unico modo per sollevare una riflessione sull\u2019assenza di politiche economiche del governo.<\/em><\/li>\n<\/ul>\n\nDi politica economica del governo sentiamo tutti i giorni e in tutte le salse. Avevamo bisogno che fosse la Kook Artgency a smuovere il dibattito? Piuttosto avremmo bisogno di togliere rumore di fondo per capire meglio ci\u00f2 che accade.<\/li>\n<\/ul>\n\nSono certa che Gramellini sapr\u00e0 cogliere il senso di questa operazione\u2026<\/em><\/li>\n<\/ul>\n\nAffermazione che ha l’aria di un “non te la sarai mica presa, vero? dai, dimmi che non mi porti rancore…”. Gramellini non ha replicato. Da quel gentiluomo che ha l’aria di essere\u00a0 c\u2019\u00e8 da aspettarsi che le abbia mandato un mazzo di fiori e un biglietto di congratulazioni: chiss\u00e0\u2026<\/li>\n<\/ul>\n\n\u2026che non \u00e8 pubblicitaria\u2026<\/em><\/li>\n<\/ul>\n\nChe non fosse pubblicitaria mi era sfuggito, confesso.<\/li>\n<\/ul>\n\n… \u00e8 una denuncia della situazione in cui versano le microimprese come la nostra.<\/em><\/li>\n<\/ul>\n\nChiara Ioele ha spiegato, in altri articoli comparsi sul web, che il governo Letta non avrebbe una politica economica e che le misure adottate in materia di lavoro andrebbero a danneggiare le micro imprese come la loro; tesi entrambe condivisibili (non necessariamente condivise…). La professionista ha anche provveduto a descrivere puntigliosamente l\u2019attivit\u00e0 della Kook Artgency (a beneficio di quanti non avrebbero avuto la pigrizia di cercarli?) e affermato di aver avuto diversi inviti in TV, verso i quali afferma di non nutrire interesse.<\/li>\n<\/ul>\nA questo punto una domanda sorge spontanea: perch\u00e9 non tacere?<\/p>\n
Perch\u00e9 non accontentarsi di provocare il dibattito, se questo era davvero lo scopo?<\/p>\n
Tutto quello che ho letto mi porta a credere che se l\u2019intento della professionista fosse stato realmente quello dichiarato nella lettera, la riuscita della burla sarebbe stata seguita dal silenzio: il rivelarla ha tolto attenzione ai temi che Chiara Ioele ha sostenuto di voler sollevare, veicolandola sulla sua persona e sulla Kook Artgency.<\/p>\n
Il messaggio al potenziale Cliente sembra essere pi\u00f9 o meno questo.<\/p>\n
Ehi, guarda che abbiamo combinato. Con un indirizzo di posta elettronica, tre e-mail ai maggiori quotidiani e una storia ben costruita siamo riusciti a darla a bere a un giornalista come Gramellini, far continuare a parlare di noi nei giorni successivi aggiungendo via via qualche particolare, e ottenere perfino degli inviti in TV. Perch\u00e9 non provi a fare i conti, per vedere quale budget potrebbe garantirti tutto ci\u00f2? Hai tirato le somme? Bene, con noi puoi averlo con molto, molto meno. Che cosa aspetti a scriverci?<\/em><\/p>\nTu cosa ne pensi?<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Il 27 giugno scorso Massimo Gramellini, vice direttore del quotidiano \u201cLa Stampa\u201d, ha pubblicato un pezzo nella sua seguitissima rubrica \u201cBuongiorno\u201d, basata su una notizia non vera. Ho dato un\u2019occhiata alle reazioni della rete alla vicenda e ho notato che la maggioranza dei commenti si \u00e8 orientata su due aspetti: l\u2019errore di Gramellini e il […]<\/p>\n","protected":false},"author":2,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_bbp_topic_count":0,"_bbp_reply_count":0,"_bbp_total_topic_count":0,"_bbp_total_reply_count":0,"_bbp_voice_count":0,"_bbp_anonymous_reply_count":0,"_bbp_topic_count_hidden":0,"_bbp_reply_count_hidden":0,"_bbp_forum_subforum_count":0},"categories":[197],"tags":[],"acf":[],"yoast_head":"\n
La trappola a Gramellini? Una (abile?) operazione di marketing.<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n