{"id":14155,"date":"2017-03-09T00:00:00","date_gmt":"2017-03-08T23:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.tibicon.net\/2017\/03\/curia-romana-cei-pedofilia-abusi-minori\/"},"modified":"2018-07-26T18:42:22","modified_gmt":"2018-07-26T16:42:22","slug":"curia-romana-cei-pedofilia-abusi-minori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.tibicon.net\/2017\/03\/curia-romana-cei-pedofilia-abusi-minori\/","title":{"rendered":"Quanto la Curia Romana intende \u201cdavvero\u201d combattere la pedofilia?"},"content":{"rendered":"
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Nel 2014 Papa Francesco ha istituito una commissione internazionale che ha la missione di prevenire e combattere gli abusi sessuali sui minori da parte dei prelati: la Pontificia commissione anti abusi.<\/p>\n
La commissione, presieduta del cardinale Sean O\u2019Malley, arcivescovo di Boston, oggi conta 16 elementi: studiosi, esperti ecclesiasti.<\/p>\n
Ma nessuna vittima di abusi: gli unici due membri hanno lasciato l\u2019incarico.<\/p>\n
Veniamo i fatti.<\/p>\n
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Nel 2016 si \u00e8 dimesso Peter Saunder, che ha accusato l\u2019ex arcivescovo di Melbourne George Pell (ora prefetto della Segreteria per l’economia in Vaticano, una sorta di plenipotenziario economico), di non aver adeguatamente tutelato i minori nel suo Paese: accuse che il Cardinale ha respinto come \u201cfalse e fuorvianti<\/em>\u201d. Saunders aveva chiesto le dimissioni del prelato, che tuttavia \u00e8 tuttora al suo posto.<\/p>\n Nel 2017 a dimettersi \u00e8 Marie Collins (irlandese, vittima da giovane di abusi ripetuti da parte di un sacerdote), a causa della “resistenza da parte di alcuni membri della curia vaticana a collaborare con la commissione<\/em>\u201d, in particolare, per la “vergognosa<\/em>” mancanza di cooperazione “da parte del dicastero coinvolto pi\u00f9 da vicino nell’affrontare i casi di abuso<\/em>“. Il riferimento \u00e8 alla Congregazione per la dottrina della fede<\/em>, il dicastero incaricato della gestione dei dossier riguardanti i preti pedofili (un tempo denominata la Santa inquisizione).<\/p>\n Questa la cronaca. Come stanno effettivamente le cose?<\/p>\n Difficile rispondere senza avere accesso a documenti e testimonianze dirette.<\/p>\n Possiamo, tuttavia, raccogliere qualche ulteriore notizia e cercare di comprendere meglio il contesto.<\/p>\n Sempre nel 2016, mentre Papa Francesco riaffermava che \u201ci crimini e i peccati degli abusi sessuali sui bambini non devono essere tenuti segreti<\/em>\u201d e che i reati di insabbiamento sono paragonabili a \u201cmesse nere<\/em>\u201d, la Conferenza Episcopale Italiana<\/em> (CEI, una sosta di parlamento dei Vescovi italiani) precisava che \u201cnell\u2019ordinamento italiano il Vescovo, non rivestendo la\u00a0qualifica di pubblico ufficiale\u00a0n\u00e9 di incaricato di pubblico servizio, non ha l\u2019obbligo giuridico, salvo il dovere morale di contribuire al bene comune, di denunciare all\u2019autorit\u00e0 giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti<\/em>\u201d.<\/p>\n Insomma, sembrerebbe scontro aperto fra Papa Bergoglio e il Cardinale Bagnasco, che guida la CEI e che sembra rivendicare per i Vescovi la discrezionalit\u00e0 nel denunciare abusi.<\/p>\n