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Dieci buoni motivi per NON FARE il Project Manager - Il quarto
14 Maggio 2008 | Il project manager? Mestiere complicato
Il project manager ha solo colpe e nessun merito.
Verissimo.
Il PM è soprattutto inteso dai più come un capro espiatorio, vittima sacrificale di tutte le criticità di progetto.
In effetti con chi ce la possiamo prendere se non con il PM?
Questo gli permette di mostrare una integrità psichica ed una fermezza morale di livello superiore.
Sono consigliate forti dosi di Alka Seltzer.
Enrico Longo
Bisogna crescere e imparare che esistono gli stakeholders.
Come ogni cosa nel mondo, se qualcosa va bene ci sono tanti padri altrimenti quel qualcosa è orfano.
Cresciamo e impariamo a gestire gli stakeholders.
Cresciamo e impariamo a dire anche no agli stakeholders, a tutti i livelli.
Suggerisco di leggere “I no che aiutano a crescere” di Asha Phillips.
Buongiorno Sandro,
conosco il libro che suggerisci. Confesso di non aver capito il tuo commento. Mi dai una mano per favore?
Grazie e a presto a leggerti, Arduino
Buongiorno Arduino,
secondo quanto afferma Enrico, il PM è il Capro Espiatorio.
Allo stesso tempo è il punto di accumulazione delle aspettative degli stakeholders che, come i bambini, vanno sia coccolati che educati.
Educati anche a sentirsi rispondere NO quando è necessario ovviamente nelle forme e nei modi più opportuni.
Dare delle risposte rassicuranti solo per il quieto vivere personale e progettuale, non favorisce né fa crescere sia il PM che l’azienda che lo paga.
Ciao Sandro,
scusa il ritardo con il quale ti rispondo.
Credo che il tuo commento sia fuori tema e tendenzialmente autoreferenziale.
A presto a leggerti, Arduino
Caro Arduino, libero il campo. Criptico forse, dissento sul fuori tema e autoreferenziale. Un grande in bocca al lupo per il blog, sperando di trovarci presto di persona a dialogare di come dovrebbe essere il Project Management in Italia per contribuire a migliorare il Paese e a far crescere la voglia di fare il PM in tanti.
Ciao Sandro,
scusa il ritardo con il quale ti rispondo, attribuibile a un weekend lungo e nonna a disinteresse. Tutt’altro.
Una delle caratteristiche delle discussioni su questo blog sta nell’accettazione del feedback che arriva dagli altri: questo vale anche per me naturalmente, e non è raro il caso in cui la lettrice o il lettore dissentano anche rumorosamente.
Mi riservo il diritto di dire quello che penso sui temi in discussione, anche perché credo che questo sia il senso del dibattito stesso.
Lasci la scena? Mi spiace e spero che tu ci ripensi.
In merito alla mia valutazione circa i tuoi interventi, ti prego di leggerli (anche altri, non solo questo) con un minimo di distacco e di valutarne la coerenza con l’articolo commentato.
Sarei davvero contento di discutere di persona con te: nel frattempo possiamo farlo su questa piazza.
A presto leggerti, Arduino