Il Ministro e i fannulloni ... anche parlamentari
Il Ministro Brunetta ha dichiarato guerra ai fannulloni, cioè a quei dipendenti della pubblica amministrazione che brillano per assenteismo e scarsa efficienza.
Condizionando addirittura la sua permanenza al Governo al raggiungimento di risultati concreti in un solo anno di attività.
Cosa rara e lodevole, che va sostenuta.
Non ha precisato, il Ministro, se fra i fannulloni include anche i Parlamentari (31,4% la media di scranni vuoti negli ultimi tre decenni , 3,1% la media di assenze dei senatori di Washington.).
Da ottimista inguaribile non ho dubbi che azioni vi saranno anche per costoro e attendo con ansia le misure che il Ministro prenderà per arginare l’assenteismo parlamentare.
Mi piacerebbe che fosse adottata la proposta di Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere: i parlamentari percepiscano uno stipendio base pari a € 1000 mensili, con integrazioni che consentano ai più produttivi di raggiungere e superare il pieno stipendio.
Nulla di originale, sono misure già consuete in altri paesi.
Forza Ministro, siamo con Lei.
Il cuore vicino, troppo vicino….
Considerata l’altezza del Ministro Brunetta, mi è ritornata in mente una vecchia canzone di Fabrizio De Andrè, da cui potrebbero venir fuori sorci verdi per gli statali poco inclini alla produttività.
Val la pena leggerne il testo, è sempre bello dopo tanti anni.
Rino Rizzo
» Un giudice « Fabrizio De André
Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente,
o la curiosità
d’una ragazza irriverente
che vi avvicina solo
per un suo dubbio impertinente:
vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti
della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù
la più indecente.
Passano gli anni, i mesi,
e se li conti anche i minuti,
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti;
la maldicenza insiste,
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore troppo
troppo vicino al buco del culo.
Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami
diventai procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d’una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d’un tribunale
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.
E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva “Vostro Onore”,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio.
fin troppo facile ironizzare sulla presenza dello stesso ministro nel suo ruolo… da circa 6 mesi, a parte insultare precari e più o meno chiunque abbia il fegato (lo stomaco?) di stargli vicino, non ci sono segnalazioni di sorta che giustifichino il suo stipendio… solo a pigiare il pulsante verde a comando in parlamento, altrimenti desaparecido