La gloria, tutta privata, del bravo insegnante

“Un grande insegnante non ha particolari eventi da consegnare alla storia: la sua vita confluisce in altre vite. Uomini così sono la linfa che alimenta il tessuto intimo delle nostre scuole, sono i più alti sacerdoti e custodi di un tempio. E continueranno ad essere una fiamma che arde e una forza che darà significato alle nostre vite. Grazie signor Hundert.”

Sono le parole che, nel film “Il Club degli Imperatori“, alcuni studenti di una prestigiosa scuola americana indirizzano a William Hundert, loro insegnante di storia antica.

Una pellicola dai più perduta, coinvolgente: un film che ci riporta alla centralità del ruolo dell’insegnate nella vita di ciascuno di noi.

E ci fa riflettere sul fatto che, nella veste di capi, l’insegnamento è fra le più alte, e meno visibili, responsabilità che ci possano essere affidate: possibile essere ricordati per i risultati ottenuti, meno probabile per aver sistematicamente aiutato altri a raggiungerli. 

Che sia questa una delle ragioni per le quali siamo così poco disponibili a trasferire conoscenza?