Lo sostiene un sorprendente studio del MIT
Chi è un leader ? Uno che gioca alla playstation!
Che cosa pensereste se, entrando nell’ufficio del vostro capo lo vedeste perso davanti alla playstation?
E se, ritornando alla realtà, vi dicesse che sta studiando da leader?
Secondo B. Reeves di Stanford e T. Malone del Mit dovreste uscire rispettosamente dalla stanza a lasciarlo continuare: dal suo apprendimento dipende anche il vostro stipendio.
I due americani di turno sostengono, in un recente studio, che i ragazzini che giocano molto oggi ai videogiochi saranno i leader di domani.
Lo studio sembra sfatare la convinzione che i ragazzi che passano molte ore di fronte ad uno schermo avranno problemi di socializzazione e non combineranno nulla di buono nella vita professionale.
Vediamo per sommi capi i risultati.
I giocatori …
1. … imparano ad agire basandosi sull’interdipendenza delle decisioni e delle azioni;
2. … sviluppano un approccio alla vita e al lavoro del tipo “Insert Coin”: non si abbattono facilmente davanti alle sconfìtte, perché sanno che fanno parte del gioco e che avranno altre possibilità;
3. … tendono a trasferire il modello del videogioco nel business e non vivono la sconfitta come come un dramma;
4. … imparano a giocare in squadra, perché molti videogiochi sono basati su lavoro collaborativo (spesso via web);
5. … una volta al lavoro, desiderano compiti sempre più sfidanti e la possibilità di cambiare le cose in prima persona: vogliono essere protagonisti;
6. … sono abituati a cambiare rotta. Sanno che bisogna sempre avere un “piano B” pronto e non si deve mai, proprio mai, smettere di tenere gli occhi bene aperti.
Tutte caratteristiche desiderate in un capo e che a tutti noi piacerebbe possedere.
E se, dopo aver letto questo post, avete deciso di comprarvi una playstation ricordatevi che non vi darà il coraggio che non avete, né l’interesse a capire le motivazioni degli altri.
Dimenticavo due cose di primaria importanza:
- la playstation lasciatela in ufficio: non è garantito che vostra moglie capisca che state studiando da leader;
- con la playstation compratevi una sveglia, tanto per non dimenticare che avete anche altre cose da fare.
Teoria interessante che mi sento di condividere almeno in parte. Soprattutto alcune categorie di videogiochi si basa su modellizzazioni complesse che stimolano alquanto la ricerca di nessi causa effetto. A volte può dunque tradursi in un buon esercizio di astrazione e riduzione delle complessità.
Concordo in toto, anche perchè sono un discreto praticante. a patto però che non si arrivi all’alienazione, io ho passato l’infanzia per strada fra amici e nemici, in situazioni reali. Non credo che un bambino/vegetale che passa narcolessicamente la vita davanti ad uno schermo possa essere un buon Leader, quasi sicuramente sarà un ottimo gerarca…
Non sono d’accordo. Riformulerei l’affermazione dei due studiosi del MIT in <>.
Per quanto possano essere istruttivi alcuni giochi, penso che solo col confronto con il prossimo si possa imparare a “vivere “.
A meno che i due studiosi non cercassero una giustificazione alla loro dipendenza. 😉