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L'America rinuncia alle e-mail. In riunione.

10 Settembre 2008 | di Arduino Mancini Come gestire una riunione?


Ci sono arrivati.

Gli Americani si sono accorti che si può essere completamente concentrati solo su una cosa alla volta: essere un tutto unico con la cosa che fai, ci spiega Thich Nhat Hanh in Il miracolo della presenza mentale.

Perché se sei in riunione e ti si chiede di parteciparvi con tutte le tue facoltà difficilmente puoi dare un buon contributo se ti metti a rispondere alle e-mail che ti si scaricano incessantemente su Outlook.

E allora è probabile che alla prima domanda la tua espressione assomigli a quella nella foto.

Ma a prendere le contromisure gli Americani ci mettono poco: nei meeting, da oggi, si va senza laptop.

La notizia ha fatto il giro dei quotidiani qualche mese fa e sembra proprio che Google, Yahoo, Microsoft per citare alcuni nomi, ormai abbiano imboccato la strada (nuova? o vecchia?) senza pentimenti.

Dopo essersi dotati di ogni sorta di strumenti per accrescere la produttività le aziende cominciano a realizzare che oltre un certo limite non c’é più governo del pensiero.

E noi? Noi niente.

La notizia ci ha sfiorato e l’abbiamo scacciata come una mosca fastidiosa.

“Non ho problemi a gestire tutte le informazioni in entrata”, mi ha detto un giovane e brillante manager di recente, “conosco persone che si sono laureate ascoltando musica, leggendo le e-mail e studiando nello stesso tempo”. Complimenti a loro.

Ma anche noi. in Italia, abbiamo una speranza.

Fra 2-5 anni

  • gli editori americani ci avranno venduto un buon numero di libri sul come impiegare al meglio il tempo attraverso una nuova generazione di strumenti ad alto contenuto di tecnologia;
  • la battaglia dei produttori di “strumenti di interazione”, in un mercato ormai saturo, si giocherà soprattutto su funzionalità di “governo” dell’informazione e non sulla sua (scontata) disponibilità;
  • i guru di oltreoceano ci avranno venduto una dimensione della vita che prevede il riappropriarci del pensiero, presentandoci sotto altra forma ricette note da un paio di millenni.

Allora, forse, potremo pensare a telefoni spenti durante le riunioni, a “finestre” nelle quali gestire l’emergenza, a capi che vedono nei collaboratori qualcosa di diverso dal terminale delle loro ansie.

Ancora una volta diremo, grazie America.

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Commenti
Rosario 18 Settembre 2008 0:00

Bellissimo post.

Condivido quanto scrivi, anzi lo stampo in PDF e lo aggiungo al mio materiale di supporto per le attività di coaching.

Non so se te ne sei accorto, ma ultimamente c’è parecchia gente (tra cui il sottoscritto) che è tornato ad essere “analogico” pur non disdegnando la tecnologia come supporto necessario al lavoro.

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