Ecco un suggerimento che potrebbe esserti utile!
Come fare quando per la "fregola d'attività" ci si dimentica persino di dormire?
Questa domanda è nel commento che un Anonimo lettore ha scritto in risposta al mio post Quando anche la pennica è produttiva.
In effetti questo è un tema ricorrente.
L’idea di produttività che abbiamo interiorizzato è legata al fare.
Le organizzazioni chiedono persone proattive, persone che lavorano duramente per fare sempre più cose, e più ne fanno più ne ricevono da fare.
La tecnologia, tirandoci per la giacchetta, in questo non ci aiuta.
Alla fine, come Anonimo, ci si dimentica di dormire.
E allora che fare? Difficile, caro Anonimo, dare una ricetta valida sempre.
Posso dirti cosa provo a fare io, non sempre con successo.
Quando sento che il motore tende ad andare “fuori giri”, quando l’ansia del fare tenta di attanagliarmi mi fermo a respirare profondamente fino a quando non sento la tensione lasciarmi.
E faccio una cosa che mi piace, con calma, una cosa che mi ricorda che sono importante per me prima che per gli altri.
Ma la cosa che mi secca di più è quando mi accorgo che faccio senza pensare, quando sento che il pensiero ha ceduto il passo all’azione che, spesso, altri hanno deciso per me.
Prima di fare, pensa. Questo dico a me stesso.
Riappropriarmi di me, della consapevolezza delle mie azioni mi aiuta a stare meglio.
E a fare cose di qualità superiore.
Tu hai ricette diverse?