Quando anche la pennica è produttiva
La rivista “Nature” ci informa che alcuni studiosi dell’università di Chicago, hanno scoperto che il sonno migliora significativamente le capacità mnemoniche.
In particolare, permette di apprendere con maggior facilità le lingue straniere.
Un adeguato riposo è associato al recupero, ripristino e consolidamento dei ricordi, proteggendoli nel tempo da interferenze e deterioramento: l’evidenza scientifica dovrebbe essere estendibile anche a discipline diverse dalle lingue straniere.
La vecchia, sana pennica pomeridiana poi, sarebbe miracolosa: anche solo 12 minuti aiuterebbero in modo sostanziale a migliorare la memoria.
Riposare più a lungo fa imparare di più e meglio: e un’attività frenetica riduce la qualità del sapere accumulato.
Sano buonsenso sostenuto dall’evidenza scientifica.
E se ce lo dicono anche gli americani possiamo crederci. No?
Trovi il post anche nel libro Palmiro e lo (s)management delle Risorse Umane – Tattiche di sopravvivenza aziendale.
Sono felice di sapere che il sonno aiuti la memoria. Ma come fare quando per la “fregola d’attività” ci si dimentica persino di dormire?
Si può tentare di cambiare le proprie abitudini. Ci hai provato?
A presto leggerti,
Arduino