Già, la quarta ti sorprenderà!
Tre buone regole per gestire il capo. Più una...
Se sei in difficoltà nel gestire il tuo rapporto con il capo, se le sue richieste pressanti e per ieri ti rendono la vita difficile, le righe che seguono potranno probabilmente aiutarti.
Accade con una certa frequenza che i capi siano sotto pressione, e che siano ansiosamente alla ricerca di prestazioni improntate a una maggiore efficienza ed efficacia.
E accade anche che le loro ansie e le loro urgenze finiscano, sotto varia forma, sul tuo tavolo.
Che fare allora? Come puoi comportarti?
Ecco di seguito tre regole fondamentali che potranno migliorare la vita: la tua e quella del tuo capo.
- Rendi il tuo capo soddisfatto del tuo lavoro.
- Un capo soddisfatto ti lascerà più tempo e discrezionalità. Un capo insoddisfatto tenderà a controllare ogni dettaglio del tuo lavoro. Lavorare bene conviene, sempre.
- Anticipa le sue richieste.
- I capi adorano essere anticipati: un lavoro pronto in anticipo, un problema ritenuto serio e che non è più tale solleva sempre il morale. Anche il suo!
- Cerca, sempre e comunque, di guardare il mondo con i suoi occhi.
- Se capirai cosa lo angustia, se individuerai le pressioni alle quali è sottoposto, allora sarai in grado di prendere adeguate contromisure. E la qualità della tua vita professionale non potrà che migliorare.
E la quarta? Eccola!
Se non sei d’accordo con quello che il tuo capo ti chiede di fare,
comportati come vorresti che un tuo collaboratore
si comportasse con te in una situazione simile.
Cercare di fargli cambiare idea è cosa buona e giusta. Ma non dimenticate che la responsabilità finale è sua, perché ha la responsabilità anche del tuo lavoro. Tu accetteresti volentieri che un tuo collaboratore si mettesse spesso di traverso?
Dimenticavo.
Troppo spesso pensiamo che il capo sia molto intelligente quando si comporta come noi faremmo al suo posto o quando condividiamo la sua posizione; quando invece abbiamo idee diverse tendiamo a manifestare dissenso e a gestire le azioni conseguenti con distacco.
Gestire con determinazione anche le decisioni che non condividi rappresenta un aspetto qualificante del tuo lavoro, perché
chi ha punti di vista diversi dai tuoi non è necessariamente un idiota:
nemmeno se è il tuo capo!
Che cosa ne pensi?