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Quando la lode ha un prezzo

15 Gennaio 2010 | di Arduino Mancini Lodi, Cazziatoni, Feedback

Tempo fa ho fatto una riflessione sulla pericolosità della lode: di seguito troverete una storia piuttosto istruttiva.

Merce consegnata regolarmente. Puoi goderti la vacanza tranquillo.

Eccellente gestione dell’emergenza! Mi congratulo con te.

Grazie. Spero vorrai ricordarlo anche quando saranno decisi gli aumenti di stipendio!

Questi gli sms scambiati nel giro di pochi minuti fra capo e collaboratrice lo scorso anno, il 28 dicembre 2009

E ora la storia.

Demetrio, il capo, deve partire il 23 dicembre per le vacanze quando sorge un problema produttivo a proposito di una commessa destinata a un grosso Cliente.

La commessa prevede una consegna di una quantità di merce rilevante per il 27 dicembre.

Poiché Demetrio è uno che fatica a delegare (come lui non c’è nessuno …), la questione è tutta nelle sue mani.

Che fare? Partire o perdere i soldi e scatenare la guerra in famiglia?

Meglio partire, mollando la questione a Ludmilla, la sua più stretta collaboratrice. La quale soffre, professionalmente parlando, per due ragioni: la scarsa autonomia che il capo le concede e l’inadeguatezza della sua retribuzione, a suo dire inferiore ai livelli minimi di mercato per posizioni paragonabili (da diversi anni zero aumenti).

E così Ludmilla si trova a gestire la rogna avendo a disposizione poche e frammentarie informazioni: impossibile prendere contatto con Demetrio, il quale ha il telefonino rigorosamente staccato dalle 13 del 23 dicembre. Si sa, in montagna il telefonino non prende …

Demetrio non passa un buon Natale. Trascorre 24 e 25 dicembre nella preparazione di una strategia credibile per tornare in ufficio senza urtare più di tanto la moglie, la quale ha voluto andare in albergo proprio per evitare le “fughe lavorative” del marito.

Stranamente, il 27 trascorre tranquillo. Nel senso che non arrivano telefonate dell’imprenditore a intimargli il rientro. Ma la “preparazione” familiare alla sua partenza, certo solo uno o due giorni, il tempo di sistemare le cose, è avviata e qualche muso lungo lo ha già prodotto.

Poi, il 28 mattina, la sorpresa: alla sera del 27 la merce è stata consegnata regolarmente. Tutti felici e contenti.

Ludmilla ce l’ha fatta.

Demetrio è al settimo cielo: non deve ritornare in ufficio e può dedicarsi a ricomporre la pace familiare.

Ma nei giorni successivi alcuni, fastidiosi pensieri, cominciano ad affollare le piste sciatorie.

Come diavolo ha fatto Ludmilla?

E se venisse fuori che, tutto sommato, lui tanto indispensabile non è?

E cosa farà per l’aumento di stipendio? Si sa, di questi tempi dare aumenti è come vincere alla lotteria.

Finora aveva evitato ogni forma di riconoscimento, ma stavolta la faccenda è seria …

Eccellente gestione dell’emergenza, le aveva scritto.

Parole grosse, documentate da sms. Certo dettate dallo scampato pericolo, ma lui le ha scritte.

Cosa farà Demetrio? Non lo so, forse vi saprò dire.

Spero solo che Demetrio impari da questa storia alcune cose fondamentali:

  • i collaboratori non sono tappezzeria: vanno aiutati ad assumere responsabilità commisurate al ruolo e alle competenze sviluppare;
  • la lode è insostituibile se si vuole rafforzare i comportamenti desiderati, ma il panegirico può essere molto, molto pericoloso.

 

Se ti interessa il tema del feedback sappi che puoi approfondirlo con un corso e-learning specifico: questo!

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