Il soffitto di cristallo in Unicredit
La parità fra uomo e donna? In banca.
Questo il titolo di un articolo apparso giovedì primo luglio 2010 sul Corriere e firmato da Maria Silvia Sacchi, dal quale apprendo che in Unicredit:
- le donne sono il 58%;
- la banca seleziona i dirigenti equamente fra i sessi;
- esistono piani per accrescere stabilmente la presenza femminile ai vertici della banca.
Ma leggendo con attenzione l’articolo emerge, oltre alle buone intenzioni del management, una realtà più articolata:
- nelle posizioni di vertice le donne sono l’8,5% del totale;
- dei 9 manager più importanti 2 sono donne;
- ci sono 2 donne in consiglio di amministrazione di Unicredit Group su un totale di 23 membri.
Il quadro, nella banca, sembra essere sostanzialmente diverso da quello che il titolo dell’articolo cerca di trasmettere: e cioè una situazione nella quale il numero di donne in posizione di comando è forse superiore a quello di tante altre realtà ma ancora marginale, con un management che dichiara di essere determinato a cambiare questo stato di cose.
Insomma, in Unicredit il soffitto di cristallo esiste e un management in grandissima prevalenza maschile sta cercando di scalfirlo: vedremo.
Comunque, 10 all’Ufficio Stampa di Unicredit per il lavoro fatto.
Ciò che stupisce dell’articolo di Maria Silvia Sacchi è il tono, tutto teso a dimostrare che esistono moltissime donne (Emma Marcegaglia, Anna Maria Cancellieri, Maria Bianca Farina, Gabriella Parisse, e altre) in posizione di vertice, come se in Italia esistesse già per le donne eguale possibilità di accedere a posizioni di rilievo.
Insomma, un articolo che mi sarei aspettato da un uomo desideroso di mantenere lo status quo.
Deludente.