Se Il grande fratello muore di... noia
Stranamore, La pupa e il secchione, Il grande fratello, Affari tuoi, Chi vuole essere milionario, La prova del cuoco.
Questo il titolo dei format televisivi noti in Italia di cui è proprietaria Endemol, società olandese che vede Mediaset fra i suoi azionisti e che rischia di rimanere schiacciata da $ 3 miliardi di debiti.
Il debito sarebbe l’eredità dell’acquisizione nel 2007 da parte di Mediaset, la banca d’affari Goldman Sachs e al fondo Cyrte, dalla spagnola Telefonica per € 5,5 miliardi.
La situazione sarebbe da addebitare anche a una sostanziale crisi dei format più famosi e alla concorrenza di Internet.
Dal 2004 a oggi Il grande fratello avrebbe perso 2,3 (fonte Auditel-Nielsen) milioni di telespettatori a favore di piattaforme come Youtube, sulle quali sono disponibili su richiesta e gratuitamente gli stessi contenuti.
Il successo dei format è enorme: pensate che nel 2010, pur con una diminuzione di ascolto tanto importante, Il grande fratello ha raggranellato mediamente 6,2 milioni di telespettatori per puntata, con uno share del 27%.
Quale futuro per i format?
Molti recitano il requiem: la globalizzazione dei contenuti e la ricerca di originalità stanno, infatti, togliendo interesse a molti programmi.
Insomma, l’imperativo per Endemol appare categorico: innovare o perdere telespettatori per … noia.