t post

La cinquina del Campiello secondo Rosvita: Milano è una selva oscura, di Laura Pariani

3 Ottobre 2010 | di Arduino Mancini Anti-curriculum, Colloquio di selezione, Lavoro

Eccoci alla quarta delle cinque recensioni del premio Campiello. Dopo Accabadora, Scintille e Canale Mussolini, oggi è il turno di Milano è una selva oscura, di Laura Pariani.

Perché leggere questo libro:
  • perché tutti noi con la storia sullo sfondo abitiamo sul crinale della vita e delle sue stagioni;
  • perché il linguaggio scelto non è scontato, né “internet” allineato.
Originale romanzo ambientato nella Milano del 1969 dove il “dux”, inteso come guida, non è Virgilio ma un uomo chiamato Dante.
Il protagonista non è “il” poeta ma un personaggio dalle mille professioni e dalle mille esperienze.
Un alternarsi di vita che culmina nella decisione di non rientrare nelle logiche di chi è “in” diventando definitivamente “out” ed entrando a far parte di quella società dei margini fatta di barboni e clochard.
L’epilogo della storia, l’arrivo nella piazza Fontana dell’attentato, è un po’ un collocare nascita e morte tra i tumulti, ma anche nel luogo dove confluiscono tutte le strade percorse da Dante.
La storia è una sorta di rimuginare continuo e rapsodico, ricorda lo stream of consciousness di Joyce.
Anche la lingua ha una sua complessità: Laura Pariani continua ad alternare il milanese con l’italiano, il presente con il passato, la storia con la biografia, le esigenze primarie di una barbone (il cibo, il freddo …) ai massimi sistemi.
Il testo è diviso in quattro parti, come le quattro stagioni di Vivaldi, e ognuna inizia con un incipit tratto dal poeta milanese Porta.
Romanzo da domenica pomeriggio.
Requisito minimo: tranquillità e un pizzico di concentrazione in più dei romanzi “standard”!

Buona lettura!

Rosvita

(No Ratings Yet)
Loading...
Lascia ora il tuo commento (* obbligatorio)

Nome *
E-mail *
Sito Web
Commento *