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Se il Call center indiano si sposta in USA

25 Ottobre 2010 | di Arduino Mancini Retribuzioni


Un operatore di Call Center in Usa costa meno che in India.

Questo il risultato della crisi economica in America: la disoccupazione ha tagliato i salari al punto tale da convincere imprenditori indiani a spostare dall’India parti cospicue della forza lavoro.

Del resto, in India l’economia cresce a ritmi più che doppi rispetto a quella americana: i salari hanno avuto un’impennata del 10% nell’ultimo anno e non sembrano intenzionati a fermarsi.

Il fenomeno non interessa solo i call center ma anche le società che operano nella tecnologia, che sembrano intenzionate a seguire la stessa strada.

Buone notizie quindi? Valutate voi.

La disoccupazione negli USA è pari al 9,5% ma salirebbe a oltre il 17% tenendo conto di quanti hanno smesso di cercare un lavoro.

Fenomeno, questo, comune a tutti i paesi occidentali.

Insomma, lo spettro è una ripresa senza lavoro, con una disoccupazione strutturale nel lungo periodo, che costringe ad accettare tagli di stipendio anche rilevanti, rendendo il mercato del lavoro competitivo sul costo.

Tempi duri, specie se le politiche economiche e del lavoro sono, come da noi, improvvisate.

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Commenti
Anonymous 2 Novembre 2010 0:00

E non ci sono solo i call center.

Qualche MIGLIAIO di insegnanti, specialmente di scienze, matematica, fisica ed inglese che lavora a $12-16 all'ora (son pochini ma visto che licei ed università han licenziato a man bassa)

Qualche altro migliaio di sviluppatori SW che vanno sul mercato tra i $45 e 60 all'ora…

Per non parlare di operai e dipendenti delle GM/Ford/Chrysler che hanno accettato tagli sulla busta paga tra 25 e 40%

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