Può crescere l'occupazione in Italia se le imprese vanno a produrre all'estero?
Vi prego di leggere questa e-mail, che mi ha girato un Cliente: riporto fedelmente contenuti e forma. mentre i nomi di persona sono inventati. A dopo i commenti.
faccio seguito alla comunicazione telefonica del ns ufficio Marketing, per illustrarVi sinteticamente le opportunità di finanziamento ed interventi agevolativi messi a disposizione dalla SIMEST SPA (società del Ministero dello Sviluppo Economico) per progetti di investimento nei Paesi extra UE.
In particolare gli interventi SIMEST si sostanziano prevalentemente su tre direttrici:
- Sostegno agli insediamenti produttivi mediante interventi nel capitale sociale delle imprese costituite in Paesi extra Ue da soggetti italiani, nei limiti di partecipazione del 49%; la quota detenuta dal socio italiano verrà invece agevolata mediante un contributo c/interessi;
- Sostegno agli insediamenti commerciali all’estero, mediante un finanziamento agevolato della durata di 7 anni, finalizzato a sostenere programmi di espansione commerciale in aree extra UE;
- Sostegno al rafforzamento patrimoniale delle PMI esportatrici, mediante la concessione di un finanziamento agevolato (ad oggi tasso fisso allo 0,5 %) in regime de minimis della durata di 7 anni.
Restiamo in attesa di un Vostro cenno di riscontro per concordare un incontro presso la Vs sede.
Rossini Aristide
Sorvolo sulla forma.
L’imprenditore che l’ha ricevuta non ha intenzione di spostare la produzione all’estero e neanche di rafforzarvi e la propria presenza: ma avrebbe molto gradito un sostegno all’investimento in Italia.
L’impressione che il mio Cliente ne ha avuto è quella un Ministero per le Attività Produttive che sostiene l’espansione internazionale delle imprese italiane, senza salvaguardare, prioritariamente, gli investimenti interni: e l’occupazione.
Problemi di comunicazione o scarsa focalizzazione sulle priorità?