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L'originale rinuncia di Strauss-Kahn

9 Giugno 2011 | di Arduino Mancini Impara I 36 stratagemmi

Sono in corso negli Stati Uniti le udienza preliminari al processo a Dominique Strauss-Kahn (DSK l’abbreviazione con la quale la stampa lo identifica), uomo di spicco del Partito Socialista Francese, arrestato il 14 maggio 2011 a New York con l’accusa di tentata violenza sessuale ai danni di una cameriera di un albergo presso cui l’uomo politico alloggiava.

Egli rischierebbe fino a 25 anni di detenzione. Perché tanto clamore sulla vicenda?

Al momento dell’arresto DSK ricopriva la carica di direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ed era il più accreditato sfidante alle elezioni del 2012 di un presidente della Repubblica francese ai minimi storici della popolarità.

Ce n’è abbastanza, non credete? Ma non fermiamoci in superficie.

Con DSK alla guida, il FMI ha giocato un ruolo fondamentale nella gestione della crisi economica mondiale: unanime il riconoscimento della competenza professionale, che come da prassi è stata seppellita dal clamore dello scandalo.

DSK sarebbe particolarmente sensibile al fascino femminile: le donne, peraltro, lo trovano generalmente affascinante. Diverse le relazioni extraconiugali (tre i matrimoni contratti), a quanto riporta la stampa di diversa durata e non sempre con partner consenzienti.

DSK si è fin qui dichiarato non colpevole, affermando che la 32enne Ophelia (così si fa chiamare la donna coinvolta) non avrebbe subito violenza: sarà il tribunale a chiarire i fatti. Egli, come sostengono le voci che si sono levate in sua difesa, sarebbe vittima dello stratagemma dell’amante attraente.

Peraltro Le Monde ha reso noto che esisterebbe un fascicolo riguardante le abitudini sessuali di molti uomini politici francesi, potenzialmente ricattabili per questo: un dossier redatto da uomini del ministero dell’interno (guidato per due volte da Sarkozy), e del quale il presidente francese sarebbe stato puntualmente informato.

Se quanto afferma Le Monde è vero, colpevole o innocente che sia DSK, appare evidente che l’inquilino dell’Eliseo potrebbe essere pronto a sfruttare le informazioni in suo possesso per trarne vantaggio ai danni dei propri avversari: poco edificante, direi.

Ma perché DSK l’avrebbe fatto? Perché consumare un rapporto sessuale, con la possibile aggravante della violenza, con la cameriera di un albergo?

Perché, se era consapevole di essere vittima potenziale dello stratagemma dell’amante attraente?

Molti hanno parlato di desiderio inconscio di autodistruzione, ma io sono di diverso avviso: credo piuttosto che egli abbia voluto consapevolmente eliminarsi dalla corsa all’Eliseo: ipotesi coerente con la sua telefonata in hotel dall’aeroporto per recuperare il telefonino dimenticato.

Ve lo immaginate uno come DSK, abituato a vivere la propria vita seguendo l’istinto e la propria libertà, corteggiando donne bellissime, compiacendosi del proprio fascino e utilizzandolo ai suoi scopi, incamiciato in un ruolo che lascia davvero pochi spazi alla vita privata?

Rinunciare ad amare liberamente le donne, nella misura e nella qualità che i suoi desideri richiedevano, in un momento della vita in cui la forza fisica e la potenza sessuale sono inesorabilmente in declino, sarebbe stato probabilmente insopportabile.

La non candidatura sarebbe stata difficile da spiegare, in un momento di forte difficoltà del presidente in carica e con un partito alle spalle desideroso di rivincita: un atteggiamento che sarebbe parso ai più incomprensibile, e che avrebbe probabilmente appannato la sua immagine.

E allora meglio rischiare la galera che fare il presidente della repubblica.

Vent’anni, direte voi?

Riconosco che avete ragione, perché qui DSK ha sbagliato valutazione: pensava di trovarsi in Francia, ma ha dolorosamente scoperto di trovarsi negli USA.

Ma nessuno è perfetto.

O no?

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Commenti
Claudia 11 Giugno 2011 0:00

La prima cosa che mi viene in mente se penso a tale vicenda e’ che l’essere umano non e’ un animale e come tale deve pensare anziche agire senza farlo.
Poi penso ai fatti : l’albergo , la cameriera , il momento del possibile “salto di qualita’ ” del soggetto , la cassa di risonanza dovuta alla posizione politica …si , ritengo anche io che la cosa possa essere stata quantomeno accompagnata se non addirittura costruita.
Ritengo pero anche che certe menti superiori alla media ( o che si ritengono tali grazie alla posizione raggiunta) abbiano mille altri sistemi per “uscire di scena” con piu’ eleganza …volendo .
Considero bruciato il personaggio , di conseguenza poi tanto intelligente non lo reputo .
Questa vicenda la ho avvicinata molto a quella del giocatore di Golf …tale soggetto addirittura si e’ dovuto sottoporre ad analisi per la troppa fame sessuale ….
Che anche in tale vicenda vi fosse in realta la voglia inconscia o meno di eclissarsi? sicuramente non con “stile” nemmeno in questo caso.

Claudia

Gianluca 14 Giugno 2011 0:00

Quando parli di un uomo potentissimo, autoconvinto del proprio fascino, per cui è impossibile rinunciare al proprio stile di vita libertino, mi viene in mente un altro Paese in cui uno così presidente ci è diventato e lo è da parecchi anni … Mi domando, è il senso del decoro delle Istituzioni la differenza tra la classe dirigente francese e quella italiana? mi scuso con te e i tuoi lettori se il post ha assunto toni demagogici, ma da qualche settimana a questa parte…

AM 14 Giugno 2011 0:00

Ciao Gianluca,
non so a chi tu ti riferisca.
In termini del tutto generali non potrei condividere di più l’apprezzamento per chi, in posizione di potere, rispetta le istituzioni e la sensibilità delle persone che lo hanno eletto.
Per non parlare dell’esempio che offre ai giovani.
A presto leggerti,
Arduino

Michele D'Urzo 15 Giugno 2011 0:00

Se SDK avesse progettato il caso “a tavolino” per non doversi candidare alle prossime elezioni presidenziali, mi pare gli sia mancata una valutazione di alternative molto più comode per giustificata una defezione.
Ad esempio, seri motivi di salute, tali da consigliare un onorevole e comprensibile ritiro a vita privata.
Una soluzione di questo tipo gli avrebbe anche lasciato la possibilità di un ritorno (si sa, la medicina fa miracoli…)
Sono più propenso a pensare che a certi livelli ci si senta talmente potenti da non preoccuparsi di possibili conseguenze morali o legali.
Delirio di onnipotenza (Quos Deus vult perdere, dementat prius) che è preludio alla caduta.

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