In Italia un colpo al soffitto di cristallo

A partire dal luglio 2012 sarà in vigore la legge Golfo-Mosca.

In base a questa legge la composizione degli organi di amministrazione (consiglio di amministrazione o consiglio di gestione) e di controllo (collegio sindacale o consiglio di sorveglianza) delle società quotate sui mercati regolamentati, al genere meno rappresentato dovrà essere riconosciuto almeno un terzo dei posti disponibili.

Che cosa succederà?

In soldoni, molti uomini dovranno farsi da parte. Ma ci in giro sono donne preparate in numero sufficiente?

Secondo la Fondazione Marisa Bellisario sarebbero 5300 le poltrone occupare da uomini che in 4 anni dovranno essere occupate da donne nei cda e nei collegi sindacali di società quotate o a maggioranza pubblica.

La Fondazione ha incaricato due società di cacciatori di teste, Heidrick & Struggles e Beyond International, di realizzare un database analitico. I primi risultati hanno portato alla verifica di 1700 profili di docenti universitarie e manager italiane di chiara fama, con riconoscimenti in patria e all’estero, che si sono auto candidate. Altre centinaia di CV starebbero per essere valutati.

Due i punti essenziali:

• non vi sarebbero legami evidenti fa le persone che si sono candidate e le società in questione;
• parliamo di candidature spontanee, che sottintendono la disponibilità a mettersi in gioco e ad assumere le responsabilità conseguenti.

Tutto bene? Non posso negare la soddisfazione e congratularmi con la Fondazione Bellisario per il lavoro svolto.

Il tibitiggì è comunque in grado di anticipare una trattativa segreta: molti uomini in odore di lasciare i cda si sarebbero detti disponibili a lasciare anticipatamente purché fosse loro garantita la posizione lasciata eventualmente libera dalle donne nominate in loro vece.

Vi terremo informati.