Si può usare FB per presentare un evento?

Lo scorso 7 febbraio ho organizzato sul profilo FB di tibicon la presentazione del corso di formazione che terrò il 16 e 17 febbraio a Sassuolo: 2 ore la durata.

Diversi fra amici e persone che seguo su Twitter hanno mostrato perplessità circa l’iniziativa, soprattutto tenendo conto delle caratteristiche di FB:

• presentare un corso con filmati? Link a Youtube?
• come gestisci le diapositive?
• e i commenti? Come fai a capire, se fai un discorso articolato, dove sono i commenti?

In effetti l’alternativa era il webinar, ma temevo che la relativa poco conoscenza in Italia di questo strumento potesse costituire una barriera alla partecipazione.

Allora ho deciso di tentare l’esperimento: tanto sei fra amici, mi sono detto.

Che cosa ho fatto?

Ho preparato accuratamente il materiale, per ridurre al minimo i tempi di attesa:

• collegamento a youtube di alcune scene di pellicole che avrei presentato, unitamente al testo di contestualizzazione e la recensione del film;
• 35 diapositive;
• definizioni che mi sarebbero state utili e che avrei tenuto a portata di mano, per pubblicarle senza perdere tempo.

Inoltre ho chiesto a Francesco Gavello, il mio consulente web, di assistermi durante la presentazione mantenendo il contatto via Skype.

Che non sarebbe stata una passeggiata lo avevo compreso nei giorni precedenti, quando ho capito che non avrei avuto online meno di 40 persone e che non poche di queste erano pronte ad assistere non alla presentazione di un corso ma a un corso di formazione di 2 ore.

Sudore freddo.

Mi sono preparato a tenere le persone incollate ai miei contenuti, immaginando di averle in aula: questo, senza dubbio, è stata la sfida più impegnativa.

Direi che il test ha avuto un esito positivo:

• 1067 persone raggiunte nella settimana dal 2 all’8 febbraio;
• 20 “like”;
• Oltre 100 “persone che ne parlano” da 15 pre-iniziativa.

Esperienza da ripetere?

Direi di sì, con alcune cautele che suggerisco a chi di voi pensasse di condurre una qualunque esperienza similare:

• avere una conoscenza della materia almeno “buona”: la rapidità di risposta richiesta non consente esitazioni;
• preparare accuratamente il materiale;
• avere una persona online che controlli il traffico e segnali i commenti, perché in caso contrario sarebbe impossibile rendersi conto di ciò che accade. Questo anche se avete un’esperienza ben superiore alla mia;
• fare uso di filmati, in modo da creare il momento in cui le persone sono impegnate e approfittarne per rispondere a domande e commenti;
• non superare il numero di 50 persone che interagiscono (forse già troppo elevato?), perché un numero superiore sarebbe difficilmente gestibile con un contatto siddisfacente.

Inutile dire che dopo due ore le mie condizioni erano peggiori di quelle in cui mi trovo dopo 2 giorni di aula.

In ogni caso un’esperienza che ripeterò con incontri tematici che devo progettare.

Adesso sono indeciso, per il lancio del mio libro, se fare la presentazione su FB o utilizzare un webinar.

Voi che ne dite?

PS: nella vignetta io sono, ovviamente, quello senza capelli e con i baffi. Non sono uguale, lo so, ma il programma questo consente…