Il regolamento aziendale in Vaticano. Nel 1870.
Un amico mi ha fatto avere il regolamento che disciplinava il comportamento dei dipendenti di un’azienda nella seconda metà dell’800.
Leggiamolo insieme.
Regolamento
- Gli impiegati dell’ufficio devono scopare i pavimenti ogni mattina, spolverare i mobili, gli scaffali e le vetrine.
- Ogni giorno devono riempire le lampade a petrolio, pulire i cappelli e regolare gli stoppini, e una volta la settimana dovranno lavare le finestre.
- Ciascun impiegato dovrà portare un secchio d’acqua e uno di carbone per la necessità della giornata.
- Tenere le penne con cura; ciascuno può fare la punta ai pennini secondo il proprio gusto.
- Questo ufficio si apre alle sette del mattino e si chiude alle otto di sera, eccettuata la domenica, nel qual giorno resterà chiuso. Ci si aspetta che ciascun impiegato passi la domenica dedicandosi alla chiesa e contribuendo liberamente alla causa di Dio.
- Gli impiegati uomini avranno una sera libera alla settimana a scopo di svago, e due sere libere se vanno regolarmente in chiesa.
- Dopo che un impiegato ha lavorato tredici ore in ufficio, dovrà passare il rimanente tempo leggendo la Bibbia o altri buoni libri.
- Ciascun impiegato dovrà mettere da parte una somma considerevole della sua paga per gli anni della vecchiaia, in modo che egli non diventi un peso per la società.
- Ogni impiegato che fuma sigari spagnoli, faccia uso di liquori in qualsiasi forma, frequenti biliardi o sale pubbliche, o vada a radersi dal barbiere, ci darà una buona ragione per sospettare del suo valore, delle sue intenzioni, della sua integrità e onestà.
- L’impiegato che avrà svolto il suo lavoro fedelmente e senza errori per cinque anni, avrà un aumento di paga di 5 centesimi al giorno, ammesso che i profitti della ditta lo permettano.
Interessante, vero?
Ho fatto un po’ di ricerche in rete e ho visto il regolamento su diversi blog e tutti lo facevano risalire ai primi del ‘900.
Poi ho trovato il regolamento su un libro pubblicato dalla Pontificia Universitas Gregoriana, dal titolo
La Vita religiosa a Roma intorno al 1870 – ricerche di storia e sociologia (curatore Paul Droulers)
dal quale si evince che queste erano le norme cui dovevano attenersi tutti gli impiegati delle ditte e delle botteghe presso lo stato Vaticano.
Non voglio fare considerazioni di carattere morale, che lascio alla sensibilità di ciascuno.
Noto che l’unico punto nel quale si fa riferimento allo svago è il punto 6, con esplicito riferimento agli impiegati uomini: le donne, evidentemente, non avevano di questi bisogni.
In effetti, esse già al tempo avevano sviluppato una viscerale passione per i lavori domestici e, le poche presenti nelle imprese, facevano di tutto per assicurarsi le attività di cui agli articoli 1 e 2.
Che gli uomini, generosamente, con ogni probabilità lasciavano loro.
Che cosa ne pensi?
Beh, se non altro c’è un affascinante punto 10. che non va molto di moda nelle imprese moderne…
Notevole regolamento. Semplice, chiaro, inequivocabile.
Come ha detto lei, tralasciando il carattere morale ed anche la questione uomini/donne dato che a quel tempo era molto peggio di ora, direi che, se molte più aziende, anche di oggi, applicassero un regolamento del genere, sicuramente avrebbero una marcia in più rispetto a chi invece ama il disordine.
E’ chiaro che poi, quando deve andar male, niente ci salva.
@bancona. Posizione condivisibile :-).
@Fuliabe. In che modo, oggi, le imprese migliorerebbero i loro risultati seguendo questo regolamento?
Grazie del commento e a presto leggervi.
Arduino
L’ordine sicuramente serve, ma per il resto non sono le condizioni di lavoro dure e i salari bassi che aiutano… http://www.lifegate.it/imprese/news/modello-walmart