L'amore, con la violenza e le botte non c'entra un tubo
Violenza sulle donne: video e testo del monologo di Luciana Littizzetto a Sanremo 2013
Post aggiornato il 24 novembre 2020
Il tema della violenza sulle donne è sempre più attuale.
Commentare è difficile e il rischio di dire cose scontate piuttosto alto.
Una cosa vale la pena di ripetere: che il fenomeno si combatte con la denuncia e con un cambiamento culturale radicale, soprattitto da parte di noi uomini
Per dare corpo a questa necessità ho deciso di dare voce a una donna che ha saputo trovare parole molto efficaci: ecco di seguito il breve monologo sul tema di Luciana Littizzetto a Sanremo, unitamente al video.
Buona lettura e buona visione!
In Italia, in media ogni due o tre giorni un uomo uccide una donna, una compagna, una figlia, un’amante, una sorella, una ex.
Magari in famiglia, perché non è che la famiglia sia sempre, per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore.
La uccide perché la considera una sua proprietà, perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, e sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro.
E noi che siamo ingenue, spesso, scambiamo tutto per amore.
Ma l’amore, con la violenza e le botte non c’entra un tubo.
L’amore, con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione.
Noi, a Torino, che risentiamo della nobiltà reale diciamo che è come passare dal risotto alla merda.
Un uomo che ci mena non ci ama, mettiamocelo in testa, salviamolo nell’hard disk.
Vogliamo credere che ci ami, bene, allora ci ama male.
Non è questo l’amore.
Un uomo che ci picchia è uno stronzo, sempre, e dobbiamo capirlo subito, al primo schiaffo, perché tanto arriverà anche un secondo, e un terzo, e un quarto.
L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe le costole, non lascia lividi sulla faccia.
Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti. No, ne abbiamo una sola.
Non buttiamola via.
Sono fiducioso che anche tanti, tanti uomini vorranno leggere questo breve monologo, e magari commentare!
Se vuoi, puoi continuare con i monologhi di Rula Jebreal e Paola Cortellesi con Claudio Santamaria.
Comincio io perchè sono torinese e mi tocca.
Luciana ha una dote di immediatezza che è rara dalle nostre parti. Ha una forza espressiva che a noi piemontesi medi fa difetto; ed è per questo che la invidiamo un po’, e ce la teniamo cara.
Buon Marzo
Enrico
Più che commentare le doti torinesi,commenterei dicendo innanzitutto che la litizzetto è davvero diretta e in alcuni casi è la cosa piu importante! E poi,uomini, non lasciate manifestare solo la donna contro il femminicidio,abbiamo bisogno si di donne che si facciano sentire ma abbiamo bisogno anche di uomini quelli con le palle che difendono le loro donne!il femminicidio non è solo donna,é di tutti!e combattiamolo allora!