Quante volte te lo sei sentito dire?
Te lo avevo detto…
Post aggiornato il 24 ottobre 2023
Te lo sei mai sentito dire, provando anche un sottile disappunto o addirittura un moto d’ira?
Sì, perché chi ti dice “Te lo avevo detto…” (oppure i suoi simili “Lo sapevo io!”, “Ci avrei giurato!”, “Cosa ti avevo detto?”) ti dà la sensazione di una persona sicura di aver interpretato in modo corretto una data situazione, magari anche prevedendone gli sviluppi; ovviamente come yu non hai saputo fare.
Tu, di quanto succedeva, non avevi capito niente.
Il “Te lo avevo detto” si applica in genere a tre tipi di circostanze, che vado sommariamente a descrivere:
- il primo tipo riguarda te e il tuo interlocutore; spesso ha a che fare con scelte o azioni che hai compiuto e che non hanno avuto esito positivo. In questo caso il “te lo avevo detto” ha il sapore del rimprovero, più o meno velato; a volte addirittura del cazziatone. In questo caso l’espressione incriminata può provocare un moto d’ira e portare a una discussione accesa: insomma si può finire a litigare;
- il secondo tipo, comune in ambito professionale, riguarda l’interpretazione di fatti o decisioni prese da terzi (un progetto gestito da un collega, le scelte strategiche, l’esito di una trattativa, ecc.) ma che senti vicine e che possono avere dei riflessi anche importanti su di te o sulla tua condizione futura;
- l’ultimo interessa invece situazioni (fatti di cronaca, politica, eventi mondani, altro ancora) che né tu né il tuo interlocutore avete la possibilità di influenzare, dei quali siete cioè spettatori interessati.
Di fronte alle situazioni e ai loro possibili sviluppi costruiamo la nostra idea, uno scenario possibile e ad esso rimaniamo ancorati.
Il “te lo avevo detto” è spesso una manifestazione della tendenza a osservare gli eventi cercando in essi la conferma del proprio pensiero, nell’illusoria convinzione di governare l’incertezza.
Chi dice “te lo avevo detto” sta, prima di tutto, rassicurando se stesso: anche se aveva visto giusto.
E allora, perché arrabbiarti, quando qualcuno ti dice “Te lo avevo detto”?
PS: a te è mai capitato di rivolgerti a qualcuno dicendo “Te lo avevo detto!”? E come l’ha presa?
Per sviluppare efficienza ed efficacia nella gestione del tuo lavoro e migliorare la qualità della tua vita scopri i miei percorsi personali di coaching.
Non sono assolutamente d’accordo sulla penultima frase.
Forse per qualcuno fondamentalmente insicuro e opportunista sarà così ma, almeno per quanto riguarda il sottoscritto, è semplicemente un modo per dare del pirla a qualcuno che era stato messo ben in guardia sulle conseguenze del fare o non fare qualcosa e ha deciso di fare asinamente di testa propria.
Del resto chi è ignorante su qualcosa ma coglie prontamente l’attimo per usare il “te l’avevo detto” è egli stesso un pirla, chi invece parla a ragion veduta, non viene ascoltato e assiste o talvolta finisce anche vittima delle conseguenze più o meno catastrofiche del mancato ascolto è semplicemente uno che ne sa che si ritrova a scuotere il testone con una mano in faccia.
Ciao Schwaltzbauer, e benvenuto!
Sembra evidente che tu ti stia riferendo a un fatto specifico che ricade nella prima casistica.
Sbaglio?
Quale pensi possa essere l’effetto del “te lo avevo detto” sulla persona interessata?
Grazie e a presto leggerti.
Arduino
Grazie per il benvenuto, saluti a te e a tutti quelli che leggono!
Più che a casistiche o fatti specifici penso a quel che riguarda me e a tutte le volte che mi posso permettere di pronunciare la fatidica frase.
Se tante volte era in atmosfera goliardica o di sfottò, tante altre volte purtroppo è uscita di getto in momenti meno allegri, appunto conseguenze più o meno disastrose di zucconeria e presunzione croniche altrui.
Nel primo caso, lo sfottò, è divertentissimo pronunciarla, con chi sa stare allo scherzo ovviamente.
In tutti gli altri casi ovviamente non è per niente piacevole ma purtroppo almeno al sottoscritto esce anche piuttosto rabbiosa e frustrata perché di base penso di essere uno che se non sa o non è sicuro magari azzarda ipotesi ma sempre molto prudentemente, mentre se sono certo di qualcosa e delle brutte conseguenze derivanti da una, diciamo, condotta impropria, insisto e argomento abbastanza energicamente affinché mi si dia retta e, quando non succede e le cose vanno per forza a rotoli, gli attributi roteano non poco.
Sull’effetto della frase purtroppo la forbice è larghissima.
Sempre riferito al mio secondo caso.
Qualche volta chi la subisce sente lo scotto, fa tesoro dell’accaduto e la volta dopo non sbaglia e/o ascolta… ed è proprio l’effetto che personalmente spero sempre di sortire.
Del resto se uno dopo aver sentito una fila di ragioni derivate da esperienza diretta ha voluto comunque fare di testa sua e ha toppato penso che dovrebbe essere abbastanza fisiologico sentirsi “rodere” un pochino, e poi cercare di evitare altre figure barbine.
Purtroppo altre volte invece si assiste alla classica allargata di braccia con “eh oh” allegato, che ti fa capire che proprio il messaggio non è stato recepito.
Mi ci metto in mezzo anch’io ovviamente, ci mancherebbe, questa era appunto una riflessione sulle volte in cui ero io dalla parte della saccenza.
Anch’io mi sono sentito dire tante volte te l’avevo detto, e ogni volta mi sentivo un gran pirla patentato, l’effetto in cui spero a mia volta è il medesimo.
Commento interessante.
Ti sei chiesto se è possibile sortire migliori effetti quando suggerisci un comportamento, evitando così di ricorrere al famigerato “te lo avevo detto”?