Cosa faresti se scoprissi di avere un figlio, o una figlia, omosessuale?
Un paio di giorni fa un ragazzo di 14 anni ha deciso di togliersi la vita lasciando un biglietto:
“Sono omosessuale, nessuno capisce il mio dramma e non so come farlo accettare alla mia famiglia”.
In un paese che non ha ancora una legge contro l’omofobia l’emarginazione rappresenta ancora la risposta più comune, che porta non di rado al dramma.
Come reagiamo a queste notizie?
Diciamo subito che la reazione esiste quando siamo colpiti da vicino: quando scopriamo che una persona di famiglia è omosessuale oppure la tragedia ci sfiora o addirittura ci colpisce in modo irreparabile.
Altrimenti, dopo il primo momento di dispiacere, archiviamo la pratica, rassicurati dal fatto di non vivere situazioni simili: o almeno di non esserne a conoscenza…
Oggi vorrei domandare in modo diretto al genitore che legge questo post: cosa faresti se scoprissi di avere un figlio o una figlia omosessuale?