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La tolleranza, verso se stessa, di Trenitalia

19 Novembre 2013 | di Arduino Mancini Management e Smanagement

Treno locale 480

Domenica e lunedì ho viaggiato in treno per recarmi in una località per raggiungere la quale è necessario servirsi di mezzi diversi, un Freccia Bianca e un Regionale, per un identico tempo di percorrenza.

Il viaggio di andata è volato via nella lettura, mentre al ritorno alcune cose interessanti hanno catturato la mia attenzione: stamattina voglio condividerle.

Durante il primo tratto, sul treno regionale (circa €7 il prezzo del biglietto), fra una stazione e l’altra una voce registrata ripeteva due messaggi, che riassumo di seguito:

  • per salire a bordo è necessario possedere un biglietto obliterato, la multa è salata e le FFSS hanno potenziato i controlli;
  • il controllore è un pubblico ufficiale e fare resistenza, a qualunque titolo, può portare anche all’arresto immediato.

Il tono?

Duro, intimidatorio, minaccioso. Perfino poco rispettoso, direi.

I due messaggi, ripetuti con frequenza quasi ossessiva, testimoniano il fatto che le persone che viaggiano senza biglietto devono essere numerose e certo cresciute in numero con la povertà.

Tuttavia, mi domando: possibile Trenitalia non sappia trovare una forma di comunicazione capace di non dare l’impressione di trovarsi in un paese nel quale viaggiare senza biglietto è la regola?

Dopo poco meno di 2 ore ho cambiato treno e sono salito su un Freccia Bianca (circa € 37 il prezzo del biglietto): qui la comunicazione aveva ben altro tono, probabilmente adeguata a un Cliente di ben altra “caratura”.

Inviti a recarsi al bar a gustare le prelibatezze offerte e a munirsi di carta fedeltà, che riserva ricchi regali a chi viaggia molto.

I minacciosi inviti a munirsi di biglietto? Spariti naturalmente: del resto il Freccia Bianca in quella tratta è in concorrenza con Italo e una comunicazione diversa potrebbe spingere a viaggiare con il concorrente.

E proprio quando mi accingevo a riflettere sul fatto che per essere trattati con gentilezza e rispetto basta viaggiare su un treno che per lo stesso tempo di percorrenza ti costa 5 volte di più… ho deciso di andare alla toilette.

Scoprendo con disappunto che nessuna delle due più vicine alla carrozza sulla quale viaggiavo funzionava.

Purtroppo neanche i soldi possono garantirti un servizio dignitoso; almeno quando viaggi con Trenitalia, che comunica l’immagine di un’azienda inflessibile con il Cliente e piuttosto tollerante verso le proprie inefficienze.

Ne sono consapevoli i manager, secondo te?

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Commenti
Ornella Pesenti 19 Novembre 2013 0:00

I Manager? Assolutamente no…

Matteo 26 Novembre 2013 0:00

Nel paese delle auto blu….

AM 27 Novembre 2013 0:00

Abbiamo qualche ragione di speranza nella concorrenza, secondo voi?

Tiziana 28 Novembre 2013 0:00

Quale concorrenza Arduino? Forse non viaggiando abbastanza in treno mi sono persa qualcosa…

AM 28 Novembre 2013 0:00

Mi riferisco a Italo.
Ovviamente non vale per i regionali.
Ciao e a presto leggerti.
Arduino

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