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Casaleggio e l’ereditarietà del genio politico
3 Giugno 2014 | Politica, politici, politicanti
Tempo fa ho scritto un post nel quale criticavo Bossi e Di Pietro per il sostegno ai figli nella carriera politica, citando nientepopodimenoché Napoleone.
Ma oggi debbo ricredermi.
Se anche un innovatore come Casaleggio ha scoperto il talento politico nel figlio Davide, poiché non possiamo certo sostenere che si tratti di un approccio dinastico, allora devo scusarmi e ammettere che il genio politico è ereditario.
Non credi?
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Forse padre e figlio pensano nello stesso modo e comunque non sono parlamentari ma fondatori di un movimento al contrario di Bossi e Di Pietro.
Cambia la sostanza, a tuo avviso, fra partito e movimento?
Quante probabilità avrebbe avuto Davide di accompagnare Grillo a incontrare Farage se non avesse, con il padre, condiviso il cognome?
Grazie del commento e a presto leggerti.
Arduino
Buongiorno Arduino,
diciamo che l’essere umano in genere è portato al nepotismo (non ritengo solo noi Italiani colpevoli di questo). In questo caso il partito/movimento viene ritenuto o come “un’azienda a conduzione familiare”, non credi?
@Manuel.
Credo che tu abbia colto nel segno. Anche quelli che sembrano voler prendere le distanze da certi comportamenti finiscono sempre per caderci dentro: e la cosa divertente, se non tragica, è che pensano che la loro situazione sia diversa da quella gestita da altri.
Grazie e a presto leggerti,
Arduino