In fondo, sono solo migranti...

Assistiamo da anni ormai alla morte in mare di persone che cercano una nuova vita in Europa.

Per far questo affrontano viaggi che di umano hanno ben poco, alla mercé di organizzazioni criminali nate per lucrare sulla disperazione di chi rischia il poco che ha: troppo spesso perdendo la vita nel Mediterraneo.

I governi europei, e non solo, assistono alla tragedia nella sostanziale indifferenza, lasciando all’Italia gran parte del compito di evitare tragedie di dimensioni ancora maggiori.

Nel 1950, nel suo “Unpopular Essays”, Bertrand Russell scriveva queste parole: leggiamole insieme.

La civiltà ci ha forse insegnato a comportarci in modo più fraterno gli uni verso gli altri?

La risposta è facile.

I pettirossi (della specie inglese, non americana) uccidono a colpi di becco i più anziani della loro razza, mentre gli uomini (della specie inglese, non americana) concedono ai loro anziani una pensione».

Il nostro comportamento nei riguardi dei compagni di tribù è più encomiabile di quello di molte specie di animali, ma il nostro comportamento nei riguardi di coloro che non appartengono alla nostra tribù, nonostante tutto ciò ch’è stato fatto dai moralisti e dagli insegnanti religiosi, riflette emozioni più feroci di quelle di qualsiasi altro ani male e la nostra intelligenza ci permette di dar loro uno sfogo ch’è negato persino alle belve.

Si può sperare, seppure senza troppa, fiducia, che un atteggiamento più umano finirà col prevalere, ma per il momento i presagi non sono molto fausti.

Già, i presagi non sono molto fausti.

Ma forse basterebbe, per cambiare le cose, che i politici cominciassero con l’abbandonare la faccia contrita che assumono quando ricevono la notizia dell’ennesima tragedia per porsi una domanda:

se su quella barca ci fosse mia figlia, mio fratello o mia madre, cosa farei?

Cambierebbe qualcosa, a tuo avviso?