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Affrontare le critiche del tuo capo
20 Luglio 2015 | Tu e il tuo capo
La valutazione annuale delle prestazioni del personale è adottata da un numero crescente di aziende nell’ambito del processo di performance management.
Troppo spesso il processo, importantissimo, è fonte di mali di pancia che possono durare a lungo: come per esempio in questo caso.
La domanda è:
ti sei mai imbattuto in situazioni simili?
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Vorrei condividere con Voi un caso accadutomi alcune settimane fa.
Nel corso di un colloquio di feedback ho suggerito, ad un mio collaboratore, di assumere un atteggiamento meno autoritario nelle relazioni con gli altri.
L’autoritarismo crea soggezione negli interlocutori, intimorendoli, siano essi collaboratori o colleghi. Ho evidenziato come, dal mio personale punto di vista, questo tipo di approccio crei distacco tra le persone. Gli interlocutori tendono infatti “a subire” senza replicare.
Non voglio “rubare” il lavoro ad Arduino (non ne sarei mai capace) ma chi di Voi vuol provare ad indovinare la reazione del mio collaboratore?
n.b. non è mia abitudine firmarmi come anonimo, ma Arduino comprenderà 😉
Capisco Anonimo,
ma visto che molti sono in vacanza e nessuno te lo chiede faccio io la domanda: qual è stata la reazione?
Non tenermi sulle spine!
Grazie e a presto leggerti,
Arduino
Dopo pochi minuti dalla fine dell’incontro, si è presentato nel mio ufficio consegnandomi le sue dimissioni.
Ovviamente, trattandosi di valido collaboratore, anche se poco predisposto al feedback, ho stracciato la lettera invitandolo a tornare al lavoro.
Interessante.
Stai facendo qualcosa per aiutarlo a superare il suo atteggiamento?
Grazie e a presto leggerti.
Arduino
Secondo me il risultato finale della valutazione dipende anche molto dal responsabile che la esegue, in quanto ha la possibilità di marcare alcuni aspetti anziché altri nei confronti del valutato, il quale sicuramente alla fine, in alcuni punti resterà sorpreso e stupito, si farà delle domande che difficilmente avranno risposta…forse solo a lungo andare.
E le cause potrebbero essere infinite.
Il leader carismatico potrebbe agire in questo modo durante la valutazione del suo collaboratore?
Stefano
Caro Stefano,
il leader carismatico è spesso interessato molto poco al seguace o collaboratore che sia, ed è molto concentrato su di sé.
La cosa importante è interpretare il processo di valutazione delle prestazioni come un momento dialettico, nel quale due persone fanno del loro meglio per ottenere risultati migliori. E il capo avveduto si preoccupa di confrontarsi ad armi pari, aiutando il collaboratore a prepararsi.
A presto leggerti.
Ciao Arduino,
vero.
Penso possa essere uno dei più bei momenti che si possano vivere nel nostro lavoro se nel colloquio di valutazione si possa arrivare entrambi preparati e volenterosi di migliorarsi entrambi.
Un momento indispensabile per la nostra crescita professionale e anche, in certe situazioni, uno sblocco emotivo importante.
Per far si che questo accada il responsabile deve essere, come dici tu, avveduto.
Secondo te Arduino, per il responsabile delle risorse umane, la valutazione ed il suo punteggio, saranno esaminate e prese in considerazione per ciascun dipendente, oppure l’importante è che vengano svolte?
Mi riesce difficile pensare che la direzione del personale riesca a leggere tutte le valutazioni, specie se il numero dei dipendenti è piuttosto alto.
Ma non posso neanche pensare che le valutazioni rimangano lettera morta.
La questione che hai sollevato è corposa e credo che dedicherò ad essa un post specifico.
Grazie e a presto leggerti,
Arduino