Ciao Arduino, penso che un comportamento come quello della vignetta possa, a lungo andare, creare una catena che andrà ad intaccare sulla qualità dei prodotti che acquisteremo e diminuire i margini di miglioramento e nuova progettazione di prodotti nuovi, più sicuri ed efficaci.
I venditori scarsamente professionali sono piuttosto diffusi e contribuiscono da sempre a distribuire prodotti e servizi di scarsa qualità: fortunatamente, nessuno può ingannare tutti per sempre. Grazie e a presto leggerti, Arduino
Quante volte i venditori si comportano così su precisa indicazione, o diciamo pure pressione, del titolare/superiore? Quanti, in tale situazione, possono permettersi di rifiutarsi? Credo che spesso le persone per bene devono mettere un cerotto alla propria coscienza convincendosi che, in fondo, sono obbligate a farlo…
Ps: riflessioni di tecnico “puro” (non commerciale)
Ps: credo anche, almeno nel mio settore, che la crisi abbia contribuito ad eliminare gli imprenditori più spregiudicati e rampanti, gli imprenditori improvvisati, che qualche anno fa approfittavano di un mercato mai sazio per realizzare ampi margini vendendo aria, come i due della vignetta. Complice una sempre maggior preparazione, almeno di base, dell’acquirente, sia esso il privato cittadino così come l’impresa. Oggi chi hai di fronte spesso sa la differenza tra latta ed acciaio, tra sasso e diamante, tra noce massello e laminato, per intenderci…
Commenti interessanti Fausto, e sono contento che nel tuo settore le difficoltà di mercato abbiano contribuito a spazzare via le persone più spregiudicate. Quanto alla maggiore preparazione del cliente, faccio atto di fede interessato e voglio credere che tu abbia completamente ragione. Tuttavia, non voglio rinunciare a farti una domanda provocatoria: non pensi che a spingere il cliente a imparare a distinguere fra latta ed acciaio sia stata proprio la necessità di tirare la cinghia? Grazie e torna presto da queste parti. Arduino
Ciao Arduino,
penso che un comportamento come quello della vignetta possa, a lungo andare, creare una catena che andrà ad intaccare sulla qualità dei prodotti che acquisteremo e diminuire i margini di miglioramento e nuova progettazione di prodotti nuovi, più sicuri ed efficaci.
A presto.
Stefano
Te Arduino cosa ne pensi?
I venditori scarsamente professionali sono piuttosto diffusi e contribuiscono da sempre a distribuire prodotti e servizi di scarsa qualità: fortunatamente, nessuno può ingannare tutti per sempre.
Grazie e a presto leggerti,
Arduino
Quante volte i venditori si comportano così su precisa indicazione, o diciamo pure pressione, del titolare/superiore?
Quanti, in tale situazione, possono permettersi di rifiutarsi?
Credo che spesso le persone per bene devono mettere un cerotto alla propria coscienza convincendosi che, in fondo, sono obbligate a farlo…
Ps: riflessioni di tecnico “puro” (non commerciale)
Ps: credo anche, almeno nel mio settore, che la crisi abbia contribuito ad eliminare gli imprenditori più spregiudicati e rampanti, gli imprenditori improvvisati, che qualche anno fa approfittavano di un mercato mai sazio per realizzare ampi margini vendendo aria, come i due della vignetta.
Complice una sempre maggior preparazione, almeno di base, dell’acquirente, sia esso il privato cittadino così come l’impresa.
Oggi chi hai di fronte spesso sa la differenza tra latta ed acciaio, tra sasso e diamante, tra noce massello e laminato, per intenderci…
Commenti interessanti Fausto, e sono contento che nel tuo settore le difficoltà di mercato abbiano contribuito a spazzare via le persone più spregiudicate.
Quanto alla maggiore preparazione del cliente, faccio atto di fede interessato e voglio credere che tu abbia completamente ragione.
Tuttavia, non voglio rinunciare a farti una domanda provocatoria: non pensi che a spingere il cliente a imparare a distinguere fra latta ed acciaio sia stata proprio la necessità di tirare la cinghia?
Grazie e torna presto da queste parti.
Arduino