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Non è bravo? Meglio...
10 Febbraio 2016 | Anti-curriculum, Colloquio di selezione, Lavoro
Sai da dove nasce questa vignetta?
Dal grido di dolore di professionisti dell’area delle risorse umane che, a vario titolo, si occupano di selezione.
Sembra che sia crescente il numero di capi che predilige la rapidità alla preparazione del candidato.
Quali ragioni vedi alla base di questo comportamento?
Ciao Arduino,
forse alla radice di tutto c’è la scarsa propensione a riconoscere, comunque e dovunque,il merito e ad ammettere che una persona ci ha stupito con la sua bravura. Credo siano atteggiamenti mentali che vanno a braccetto. Che ne dici?
Ciao e grazie come sempre
Sembra presunzione, arroganza, invece secondo me è molto presente l’elemento opposto, l’insicurezza.
Chi è bravo, sa di esserlo, e lo vede riconosciuto non ha paura di circondarsi di collaboratori bravi quanto e più di lui: sa che gli faranno fare bella figura e se ne avvantaggerà anche lui, e non teme il confronto, anxi lo incoraggia.
Se invece non è certo delle proprie capacità, o lavora in un sistema non trasparente e non meritocratico, ha paura che gente più brava di lui metterà in luce le sue manchevolezze, o addorittura gli porterà via il posto: Non sembra, am se4condo me è un atteggiamento difensivo.
(poi, cert, dipende anche dalla dose di str***aggine innata).
Ciao Ada e Cesare,
credo che abbiate toccato due facce della stessa medaglia.
Difficile che chi si sente sicuro di sé possa vivere un nuovo collaga come una minaccia.
In ogni caso, la propensione è quella di difendere lo status quo.
Grazie e a presto leggervi,
Arduino