L’utilità delle battute sessiste
Ultimamente Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, e Marco Travaglio, vicedirettore del quotidiano “Il fatto quotidiano”, hanno espresso il meglio di sé.
Il primo ha dato della “bambola gonfiabile” al Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, mentre il secondo ha affermato che la Ministra Maria Elena Boschi dovrebbe occuparsi della sua cellulite, piuttosto che di riforme.
Boldrini e Boschi non sono le uniche donne oggetto di battute del genere: la sindaca di Roma, Virgina Raggi, tiene loro ottima compagnia.
Come commentare queste dichiarazioni?
Potrei parlare di scarsa educazione, di perdita di senso della misura da parte di persone nei pressi delle quali i microfoni stazionano forse troppo a lungo, di esaurimento di argomenti per catturare il pubblico al quale si rivolgono: ma forse alzerei troppo il livello.
E allora faccio alcune considerazioni terra-terra.
La prima è che i nostri eroi qualche problemino nel confrontarsi con le donne devono averlo: lascio a loro un’indagine che probabilmente non appassionerebbe i miei lettori.
La seconda è un invito a Salvini e a Travaglio ad acquistare uno specchio.
Salvini potrebbe così constatare, osservandosi di profilo, che quanto a gonfiabilità la sua pancia non teme confronti.
Travaglio invece, che deve credersi bellissimo, potrebbe finalmente rendersi conto che la cellulite della Boschi si lascia guardare più volentieri della sua magrezza (chiedi a Google per credere): e che il confronto televisivo con la ministra, che il giornalista chiede invano da tempo, lo vedrebbe soccombere.
Cosa ne pensi?
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Ho spesso sentito dire nella mia vita che la miglior difesa è l’attacco e in casi come questi ne ho avuto conferma.
Attacchi di questo tipo dimostrano che chi usa tali mezzi oltre che maleducato è molto ma molto a corto di argomentazioni per un confronto, devo ammettere che Travaglio mi era pure simpatico prima di cadere così in basso!
Ahimè, il brutto non è solo quello che dicono, è il fatto che sanno che tali battute sono apprezzate dalla solita massa silenziosa che in cuor suo è infastidita dalle donne “importanti” . Se non fossero sicuri di divertire, si guarderebbero bene da tali prodi esternazioni. Scoraggiante…
Ada
Proprio così Ada.
La tristezza di questa situazione sta proprio nello strisciante silenzio, anche femminile, in cui cade.
Per questo non mi stancherò di parlarne.
A presto leggerti,
Arduino