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E se alla fine i ricchi non potessero diventare più ricchi?

16 Gennaio 2017 | di Arduino Mancini Politica, politici, politicanti

disparita pericolose

Oxfam, importante confederazione internazionale di ONG specializzate in aiuto umanitario e progetti di sviluppo orientato a migliorare le loro condizioni di vita delle persone più povere, ha diffuso un rapporto secondo il quale le 8 persone più ricche del pianeta (Bill Gates, Amancio Ortega, Warren Buffett, Carlos Slim Helu, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Larry Ellison, Michael Bloomberg) possiedono beni equivalenti a quelli 3,6 miliardi di poveri.

Secondo Oxfam le multinazionali e le persone più potenti del pianeta continuano ad alimentare le disuguaglianze: fanno ricorso all’evasione fiscale, massimizzano i profitti comprimendo i salari, usano il loro potere per influenzare la politica.

Per Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia, “è osceno che così tanta ricchezza sia nelle mani di una manciata di uomini, che gli squilibri nella distribuzione dei redditi siano tanto pronunciati in un mondo in cui 1 persona su 10 sopravvive con meno di 2 dollari al giorno”.

In un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Handelsblatt il 4 gennaio scorso, la direttrice del Fondo Monetario Internazionale (FMI) Christine Lagarde ha dichiarato che “negli ultimi 20 anni, il reddito del 10% più ricco della popolazione è salito del 40%, mentre i ceti più deboli quasi non guadagnano”, auspicando per il 2017 “un cambiamento di rotta capace di garantire una crescita più uniforme e sostenibile”.

Ora, prima di proseguire, facciamo una riflessione che parte proprio dal concetto di sostenibilità e dal cambiamento di rotta.

Facciamoci un paio di domande:

  • Quale differenza esiste fra possedere 10 o 100 milioni di euro?
  • E fra 100 milioni e un miliardo?

A mio avviso le persone già ricchissime non sono concentrate più di tanto nell’accumulare denaro: ciò che per loro è importante è continuare a perpetuare una visione di sé che li identifica come persone di successo, e rappresentare un modello per larga parte della popolazione mondiale.

Riflettori, status e riconoscimento di valore sono aspetti più importanti del denaro.

Ma allora, se il denaro non è così importante, perché non fare del proprio meglio per ridistribuire la ricchezza in maniera più equa, magari ancora prima di accumularla?

Questo permetterebbe loro di ottenere alcuni vantaggi:

  • le persone più povere sarebbero meno disperate e potrebbero consumare di più, magari vivendo più a lungo;
  • loro, i ricchi, potrebbero continuare a incarnare una vision di persone di successo che, distrattamente e giocosamente, accumulano denaro con facilità.

Già, perché non riesco a immaginare un mondo in cui i ricchi potranno continuare ad arricchire se ai poveri non resterà niente.

E tu?

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