Non guadagnate abbastanza? Troppo bassi da adolescenti!
Ad ogni centimetro di altezza adulta in più della media corrisponde circa l’1% di stipendio supplementare.
Quelli alti, insomma, guadagnano di più.
È il risultato di uno studio condotto nel 2007 da Nicola Persico e Andrew Postlewaite (Università della Pennsylvania), con Dan Silverman (Università del Michigan) circa la relazione esistente fra i risultati nella vita professionale e le esperienze da adolescente.
Poiché, per la maggior parte delle occupazioni, non ci aspettiamo che l’altezza influisca sulla produttività, siamo portati ad attribuire il fenomeno a qualche forma di discriminazione.
Ma le cose sembrano stare diversamente.
Ecco, in sintesi, alcuni risultati.
1. Un adulto basso relativamente alto da adolescente ha lo stesso vantaggio salariale di un adulto alto.
2. Un adulto alto relativamente basso da adolescente non ha il vantaggio salariale che corrisponderebbe alla sua altezza da adulto.
4. Il “premio all’altezza adulta” non esiste: gli adulti alti guadagnano di più perché, in media, erano relativamente alti anche da adolescenti.
5. Ciò che esiste è il “premio all’altezza da adolescenti“, che può essere correlata alla fiducia in sé che l’accettazione da parte degli altri contribuisce a generare.
Soluzioni? Il professor Persico ce ne offre due, ottime per chi ha figli in età pre-adolescenziale.
La prima consiste nel somministrare al bambino un ormone della crescita, cura molto costosa e senza risultati certi, che punta a fare diventare più alti da adulti.
Se però quello che conta è essere alti da adolescenti, allora è meglio somministrare al bambino testosterone, un ormone che fa anticipare la pubertà e la crescita: non fa diventare più alti da adulti, ma questo non importa.
L’importante è essere alti presto.
Che fare allora se non siete abbastanza alti?
Se non siete pre-adolescenti ormai la frittata è fatta: però non tutto è perduto.
1. Rilassatevi, e pensate che il vostro stipendio ormai non dipende più da quello che fate: i giochi si sono fatti quando non ne eravate consapevoli e adesso è tutto indipendente dalla vostra volontà.
2. Potete farvi dare un’integrazione di stipendio dai vostri genitori: in fondo sono loro ad avervi fatto basso e a non avervi somministrato testosterone quando serviva.
3. Se i vostri genitori si rifiutano di integrare il vostro stipendio potete citarli per danni negli USA: da quelle parti un giudice che ha letto lo studio del professor Persico lo trovate di sicuro e le probabilità di vincere saranno concrete.
4. Fate un test preliminare al partner dei vostri figli: se poco poco c’è il dubbio che il nipotino non sia ragionevolmente alto sciogliete la relazione d’autorità.
Una riflessione finale.
Cosa sarebbe accaduto se Nicola Persico avesse condotto uno studio del genere in Italia?
Spendere quattrini per sapere se 1 cm d’altezza vale o no € 300 all’anno di stipendio in più avrebbe scatenato le forbici del Ministro Tremonti e fatto rinchiudere il rettore nelle patrie galere.
Invece questo studio è valso al nostro eroe notorietà (tibiconè l’ultimo a riprenderlo) e premi: potenza dell’America.
Nicola, sei grande! Anzi no: altissimo a 14 anni!