Assumo un uomo o una donna?

Uomo o donna?

Gli imprenditori o quelli del personale (quando in azienda ci sono) non sembrano avere dubbi.

Gli uomini pensano alla carriera e non fanno figli.

Le donne invece i figli li fanno e li pagano a caro prezzo: retribuzioni inferiori, anche alla presenza di un livello culturale superiore, maggiori difficoltà nella selezione.

Poi i figli arrivano e crescono e le cose migliorano, ma non troppo.

Se hanno lasciato il lavoro per fare le mamme come si conviene, ri-trovare una collocazione non è semplice: perché la gestione della famiglia può rappresentare una priorità rispetto al lavoro (brutto vizio quello di dare priorità alla famiglia …)

Ma non tutti la pensano così.

Quello che penso io lo sapete già: nel mio ultimo incarico come manager 4 dei 5 miei collaboratori diretti erano donne e faccio fatica ancora oggi a stilare una classifica di merito.

Sentite cosa mi ha detto un imprenditore di Pordenone in proposito.

“Ci ho messo un po’, ma poi ho capito. Con gli uomini ti va bene in 2 casi su 10, mentre con le donne ci azzecchi 3 volte su 10. Sono brave, responsabili e affidabili. Quando poi hanno famiglia ti rendi conto che ti portano dentro qualcosa in più: si vede che sono abituate a gestire.”

Abbattere barriere e pregiudizio può creare valore: per le imprese prima di tutto.

Cosa ne pensi?