Lasciate che i bambini giochino a scacchi

Un gruppo di ricercatori dell’università di Treviri, in Renania-Palatinato, ha studiato l’introduzione sperimentale degli scacchi nella scuola elementare.

I risultati mostrano che i bambini che dalla prima elementare hanno cominciato a imparare a giocare a scacchi, arrivati alla quarta si sono rivelati più bravi non solo in matematica, ma anche in grammatica tedesca.

Il gioco degli scacchi rappresenta una consolidata tendenza didattica in Germania, fin dalle scuole elementari.

Aiuta i bambini a sviluppare la logica, rappresenta una delle migliori ginnastiche possibili per il cervello, è utilissima a favorire l’integrazione degli scolari di origine straniera (oltre otto milioni di residenti nella Repubblica federale sono immigrati o figli di immigrati).

Le iniziative interessano tutte le regioni della Germania.

In alcuni casi l’ora settimanale di scacchi ha preso il posto dell’ora di matematica, sollevando le proteste dell’Unione Matematici Tedeschi, in altri l’ora è stata aggiunta alla didattica di base.

Ma i problemi più grossi gli insegnanti li hanno avuti con i bambini i quali, apprese le regole di base, hanno cominciato a suonarle di santa ragione agli insegnati.

Che hanno abbandonato presto per manifesta inferiorità, lasciando il posto a scacchisti meglio strutturati.