12° Stratagemma – Solcare il mare all'insaputa del cielo

Torna l’analisi dei 36 stratagemmi: ne analizzeremo uno particolarmente utilizzato e non sempre riconosciuto.

Buona lettura!

La spiegazione

Quando si sono fatti lunghi preparativi per prevedere tutte le circostanze che possono verificarsi in caso di conflitto probabile o addirittura atteso, può accadere che si sia sopraffatti dalla stanchezza e che si finisca per non vedere pericoli che si hanno proprio sotto gli occhi e dai quali si può essere minacciati da vicino: si finisce cioè per non  sospettare più di ciò che si ha sempre sotto gli occhi.

Solcare il mare all’insaputa del cielo è un mezzo per ingannare l’avversario mostrando il falso e nascondendo il vero. Si usa soprattutto per camuffare le campagne militari e prendere il nemico di sorpresa tenendogli nascosti i concentramenti di truppe, la data dell’attacco ecc.

Lo stratagemma sfrutta un errore cognitivo di cui l’uomo è vittima quando osserva i fenomeni sociali, e a causa del quale finisce per non stupirsi di quanto ha sotto gli occhi: Solcare il mare all’insaputa del cielo non è che un abile stratagemma che approfitta di questo difetto per tenere nascoste le azioni militari o gli attacchi di qualunque natura.

La storia

Durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti cambiarono ventinove volte di seguito la data di entrata in guerra contro la Francia, lasciando di tanto in tanto trapelare le nuove date a beneficio dei governi e dei quartieri generali occidentali attraverso questo o quel canale, allo scopo di camuffare i preparativi militari per la guerra lampo contro la Francia e far abbassare la guardia ai vertici alleati.

E infatti, i capi politici e militari delle nazioni d’Occidente vi si abituarono e allentarono drasticamente la vigilanza.

Alla vigilia del vero attacco tedesco, il controspionaggio inglese e francese mandarono molti dispacci riguardanti gli spostamenti di truppe tedesche sul confine francese, ma le autorità di quel paese ritennero che non fossero altro che l’ennesima mossa e non vi prestarono molta attenzione.

Il commento

In contesti organizzativi lo stratagemma è sovente impiegato quando si intende dare corso a un cambiamento rilevante nell’organigramma e sussistono dubbi circa l’accettazione del cambiamento da parte degli interessati.

Inoltre, si teme che taluni potrebbero non solo essere contrari ma addirittura organizzare forme di resistenza variamente strutturate.

Si adotta allora la tecnica di far trapelare con largo anticipo rispetto ai tempi previsti voci circa le azioni programmate, perseguendo così diversi scopi:

• verificare le reazioni degli interessati e dell’organizzazione nel suo complesso;
• valutare eventuali azioni di resistenza (ad esempio il rallentamento o addirittura il blocco di trattative importanti, lo slittamento di progetti strategici, ecc.) che possono essere messe in atto e relative contromisure;
• fiaccare la resistenza di coloro i quali si oppongono al nuovo assetto, che finiscono per impiegare le energie per fronteggiare qualcosa che non è ancora in atto e della quale non vi è notizia ufficiale;
• generare nelle persone incertezza circa l’effettiva attuazione del cambiamento del quale “gira voce”;
• agire secondo i piani quando le persone hanno consumato energie nell’attesa di qualcosa sull’attuazione della quale avevano finito per nutrire legittimi dubbi, e il cambiamento è stato comunque metabolizzato.

Un punto da non sottovalutare. Lo stratagemma ha un costo occulto, per l’organizzazione, difficilmente quantificabile ma senza dubbio rilevante: basti pensare al tempo speso davanti alla macchinetta del caffè a discutere di cose che, forse, potrebbero trovare attuazione in futuro.

Da valutarne, quindi la reale convenienza.

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