Politici, impreparati e incapaci di affrontare il futuro
Avremo a breve, con ogni probabilità, un Governo presieduto da Mario Monti, economista che gode di credibilità diffusa.
Al momento l’unica cosa certa di questo governo è che i politici saranno assenti o rappresentati solo per garantire che non faranno scherzi di cattivo gusto.
Perché i politici sono assenti?
Ufficialmente perché la situazione è tanto critica e conflittuale che l’unico governo che possiamo permetterci è quello che non vede coinvolti né rappresentanti del Governo uscente né rappresentanti di un’opposizione potenzialmente vincente.
Ma la ragione vera sta nel fatto che la classe politica si sta dimostrando tecnicamente incapace, non solo in Italia, di gestire un mondo che richiede competenze sempre più solide.
La politica è diventata troppo spesso ricettacolo di persone poco preparate in certa di fortuna ottenuta affondando le mani nel denaro pubblico.
Avremmo bisogno di persone preparate, e ce ne sono anche fra le donne, che accettassero di impegnarsi in politica: magari rinunciando a carriere e a posizioni di prestigio.
Possiamo attenderci che lo facciano?
Dopo gli ultimi governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni (così non facciamo torto a nessuno), potrebbe essere la volta buona di avere un esecutivo credibile ma più che altro che “esegue” e non che “battibecca” o che vada avanti a proclami regolarmente disattesi.
Speriamo in bene e dotiamoci di una buona dose di portafortuna, visto che i metodi ordinari democratici finora sono serviti a poco!!!
Certamente c’è un problema di competenze, ma in questo caso temo che la classe politica stia volentieri un passo indietro, della serie “vai avanti tu che a me viene da ridere”.
Per darci la purga di cui i nostri conti NON possono fare a meno è stato scelto un pool di tecnici anche perché liberi dal problema che per i politici è tutto: gli elettori. Mai sentito dire che le punture non deve farle la mamma? Mamma politica deve preservarsi buona per consolarci, dopo.
Quadro poco consolante ma realistico.
Una grossa fetta di problemi sarebbe alle spalle se tutti fossimo realmente disponibili, una volta eletti, a non tenere quei comportamenti che oggi biasimiamo.
A presto leggervi,
Arduino
E’ molto semplice e basta volerlo:
La Politica come impegno (e onore) temporaneo e non come scelta (comoda) di vita: 2 legislature massime (consecutive o meno) se completata la prima e rieletti dal popolo, con stipendi e benefit allineati con il Management medio delle aziende private.
In questo modo si è costretti a tornare al lavoro rapidamente, per completare la propria carriera.
Non molto tempo fa si parlava di gettare le basi per “motivare” le persone, giusto? Quale miglior stimolo se non il proprio (o della propria categoria) benessere?
Discorso trito e ritrito, lo so, ma è quello che dico da anni e la gente ha smesso di ridere, quando lo ripeto.
Un abbraccio
Cristian
Caro Cristian,
la motivazione deve essere quella dell’interesse comune. Idealista?
Io ci credo. E tu? E voi?
Un caro saluto
Arduino
PS: fatti vivo più spesso!