Come faccio a capire se sono uno sciocco?
Secondo Balatasar Graciàn “pur essendo il mondo intero pieno di sciocchi, non c’è nessuno che si creda tale o appena appena abbia il sospetto di esserlo”.
Perché essere sciocchi ci spaventa?
Ho trovato sul sito Una parola al giorno questa definizione, che sintetizzo:
Dal latino: [exsuccus], composto di [ex] senza [succus] sale, sugo, sapore. Lo sciocco diventa quello a cui (…) manca qualcosa (…) di determinante per il proprio valore così come il sapore è fattore determinante per una pietanza – qualcosa che si traduce in criterio, in saggezza, acume, ingegno, capacità, giudizio. È un’attribuzione dispregiativa ma leggera (…).
Ciò che ci spaventa è probabilmente il fatto che lo sciocco viene notato solo quando dice cose di poca importanza.
Egli ha il suo momento di gloria quando dice sciocchezze: per il resto scivola via senza lasciare traccia, come acqua sulla roccia.
Questo è ciò che ci spaventa: lo sciocco ha un’identità solo in virtù di ciò che non è consapevole di essere.
E la domanda che mi pongo è: come può fare uno sciocco a prendere consapevolezza di essere tale?
Puoi aiutarmi a rispondere a questa domanda?
Uno sciocco ..in quanto tale, non si porra’ mai la domanda:sono sciocco?
Personalmente associo spesso il termine sciocco a semplice.
Non lo ritengo uno dei difetti peggiori dell’essere umano , in quanto quasi mai lo sciocco e’ cattivo.
La consapevolezza di essere sciocco non credo esista in nessun soggetto sciocco “a tempo pieno” ….
Poi pero c’e’ chi FA lo sciocco a spot..da noi, nel dialetto locale , dicono si faccia per non pagar le tasse … ..metafora….
Ora che ci penso anche io a volte faccio un po la sciocca ..di solito per sdrammatizzare alcune situazioni .
Spesso funziona!!!
Saluti
Se: “lo sciocco viene notato solo quando dice cose di poca importanza.” Sciocca e’ la società che dà importanza alla figura dello sciocco
.. e allora chi e’ più sciocco ??
Concordo con entrambi.
La domanda è molto più complessa di quello che apparentemente può sembrare e meriterebbe una lungo approfondimento.
Volendo però essere abbastanza sintetici, dobbiamo prima di tutto rilevare che, per quanto l’essere sciocchi sia un concetto in apparenza straordinariamente semplice, la possibilità di avere consapevolezza di esserlo richiede un ragionamento molto complesso che in teoria dovrebbe essere precluso allo sciocco.
Per questo motivo, quando qualcuno pensa di essere sciocco ovviamente non lo è.
Parimenti, quando si ha la consapevolezza di comportarsi da sciocchi non lo si è di sicuro ma si vuole solo assumere tale atteggiamento apparente per i più disparati motivi (frutto in ogni caso di ragionamenti che, come detto, dovrebbero essere preclusi agli sciocchi).
Proprio per questi motivi, il vero sciocco (ammesso che esista) non avrà mai alcuna possibilità di rendersi conto della sua condizione. Se la avesse non sarebbe sciocco.
Ritenere il contrario porterebbe ad un paradosso.
Infatti, l’intelligenza e la consapevolezza sono due elementi che si possono combinare in vario modo.
La persona intelligente che non ha consapevolezza di esserlo è generalmente considerata modesta.
La persona intelligente che ha consapevolezza di esserlo, in genere, è considerata arrogante o presuntuosa.
La persona che non è intelligente e pensa invece di esserlo dovrebbe essere, appunto, lo sciocco.
La persona che non è intelligente e ha coscienza della sua condizione, in tutta onestà, non l’ho ancora incontrata (se non in soggetti affetti da patologie psichicamente invalidanti).
Il vero nocciolo della questione è però un altro.
L’essere intelligenti o sciocchi in valore assoluto è pura teoria perchè ognuno di noi è al contempo intelligente in alcuni campi o aspetti della vita e del tutto o parzialmente sciocco in altri.
L’essere qualificato “sciocco” dalla maggior parte delle persone che ci circondano denota solo che le doti di intelligenza (che ognuno ha) soccombono agli aspetti più manifesti dell’apparire sciocco.
La riprova di quanto sopra la possiamo trovare esaminando la vita di moltissime persone che la storia ha annoverato come geni assoluti nei più disparati campi i quali hanno però vissuto una vita intera essendo considerati degli sciocchi (o peggio) dai loro contemporanei.
In conclusione, caro Arduino, non potrai mai sapere di essere sciocco perchè lo “sciocco” in valore assoluto non esiste così come non esiste l’intelligente in valore assoluto.
L’essere generalmente considerati più o meno sciocchi è solo il riflesso della diffusa considerazione che gli altri hanno di noi in quel preciso momento storico messo in rapporto con gli “standard” sociali dettati dal contesto in cui viviamo ed in cui interagiamo, nulla di più.
Bravo Filippo! una gran bella disquisizione, concordo con te sul fatto che ciascuno di noi può essere considerato sciocco dagli altri ma sicuramente non potremmo mai ritenerci tali.
Tranne in qualche circostanza, ad esempio dopo essere caduti in un grossolano errore ci possiamo considerare degli sciocchi, una sorta di attenuante, per essere stati così sprovveduti.
A me capita spesso aimè, e mi consolo dicendomi “errare umanum est” (non so se ho fatto qualche errore anche quì ammetto di non aver studiato il latino) oppure “chi non fà non sbaglia mai”.
Ammetto di sentirmi spesso una sciocca ne desumo di aver molto sbagliato nella mia vita…..o forse posso dire di essere stata poco accorta…saluti a tutti!!!
In linea generale condivido la posizione di Filippo, che ha avuto il merito di presentarci un’analisi da pensatore critico navigato.
Una osservazione: ho conosciuto persone poco intelligenti consapevoli di esserlo, che mostravano spesso altre caratteristiche che le facevano diventare molto interessanti.
Che torniamo a darti ragione? 🙂
Grazie a Filippo, a Luca e alle ragazze: a presto leggervi,
Arduino
Buongiorno,
Stamani all’alba meditavo su un mio errore madornale fatto qualche mese fa nei confronti di una persona a me molto cara e importante e il fatto che fosse stato causato da un attimo di emozione e timidezza nel voler esprimere il piacere che mi avrebbe fatto se fossi stata con lui in quel momento, invece dissi semplicemente altre cose che non avevano nulla a che fare e questo naturalmente ha avuto la sua conseguenza. Mi ero sentita così sciocca e stupida!
Come viene definito questo atteggiamento in questo caso?
Grazie
Ciao Angy,
anche le persone intelligenti e sensibili, fra le quali il contenuto della tua e-mail mi suggerirsce di annoverarti, fanno sciocchezze.
Per approfondire https://www.tibicon.net/libri/non-occorre-essere-stupidi-per-fare-sciocchezze
Mi auguro che il tuo errore sia ormai archiviato come incidente.
A presto leggerti,
Arduino