Spiegamelo in tre righe!
Siamo sempre in gara con il tempo e il volume di informazioni che ci troviamo a trattare per prendere decisioni è piuttosto elevato.
Allora, cosa fare per impiegare al meglio il tempo nostro e quello altrui?
La strada normalmente battuta consiste nel sintetizzare efficacemente lo stato delle cose o, se possibile, semplificarlo per renderne più agevole e rapida la comprensione.
La cosa alla quale dobbiamo fare attenzione, in questi casi, è stare ben attenti al rischio che presenta la semplificazione; il tentativo di rendere le cose più semplici, da capire e da comunicare, spiegandole in due parole, può portarci a perdere di vista aspetti essenziali.
Insomma, dobbiamo accettare il fatto che la complessità, oltre una certa soglia, non può essere ridotta senza perdere per strada pezzi essenziale e senza arrivare a operare scelte che risentono della carenza di informazioni.
Poiché non di rado la semplificazione è assimilata alla sintesi, forse può esserti utile leggere le personalissime definizioni che ho preparato nel glossario.
Come hai detto?
Vuoi sapere come comportarti in casi come quello rappresentato nella vignetta?
In situazioni simili ho cercato la sintesi, tenendomi alla larga dalla trappola della semplificazione, soprattutto quando il mio capo presentava robusti limiti di “capienza”: consapevole del fatto che, in caso di decisioni sbagliate, il rischio di veder ricadere su di me la totale responsabilità dell’accaduto era piuttosto alta.
Insomma, meglio essere cazziati prima per prolissità che successivamente per incompetenza.
Non credi?
Tu come ti comporteresti in situazioni simili?
qui concordo pienamente con te!!
anche perchè tra i tanti difetti che ho.. c’è anche quello di non riuscire a stare zitta!!…tranne in casi particolari…quando ho di fronte qualcuno con cui non ho piacere di parlare…. e di ascoltare quello che dice perchè ritengo che non mi può trasmettere nulla…ti leggo sempre volentieri e sono molto prolissa nei messaggi che ti scrivo, quindi…
Grazie!