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Coach o gastroenterologo?
3 Agosto 2015 | Vuoi scoprire il coaching?
La vignetta è liberamente tratta da un aneddoto che mi è stato riportato in questi giorni.
Morale?
Poche cose hanno maggior probabilità di fallire di un percorso di coaching “prescritto”.
Perché? Fai clic qui e ne conoscerai la ragione.
Ciao Arduino,
potrebbe quindi essere che l’obiettivo finale del coach “non prescritto” sia di ridare o generare un nuovo equilibrio e soprattutto di ordine mentale e consapevolezza al o ai dipendenti, capi, direttori interessati?
(a prescindere dal raggiungimento o no degli obiettivi aziendali)
Stefano
Certamente quelli che hai citato sono compiti che non gli sono estranei.
Grazie Stefano, e a presto leggerti.
Arduino