Ricopri una posizione di quadro aziendale vuoi migliorare la tua performance nella gestione del ruolo?
Vuoi sviluppare competenze che ti consentano di esprimere una leadership più robusta ed efficace?
Da oltre vent’anni accompagno quadri aziendali nel loro percorso di sviluppo, professionale e personale: e in questa pagina ti spiego come!
A chi è diretto questo percorso di sviluppo?
A quadri aziendali che gestiscono ruoli di supervisione e/o ruoli chiave, che riportano in genere a direttori di funzione.
Le organizzazioni (imprese private o pubbliche, organizzazioni senza fini di lucro, pubblica amministrazione) nelle quali le persone interessate lavorano intendono investire sui quadri aziendali per rafforzare la struttura manageriale e accrescerne l’efficacia.
Quando progettare un percorso di sviluppo per quadri aziendali?
L’obiettivo dell’organizzazione consiste nel:
- sostenere l’impegno del dipendente nel migliorare la propria efficacia nella gestione del ruolo;
- diminuire la vulnerabilità organizzativa;
- migliorare nel complesso la qualità del management aziendale.
Affinché il percorso abbia successo è indispensabile che la persona interessata sia determinata a raggiungere gli obiettivi desiderati e sia fiduciosa circa il risultato al quale potrà condurre il lavoro con il coach.
Il percorso di coaching può avere caratteristiche peculiari quando:
- è necessario affrontare situazioni inerenti a identità e parità di genere;
- le differenze culturali nel contesto organizzativo rappresentano un aspetto cruciale.
La struttura e gli strumenti del percorso
La strutturazione del percorso di coaching segue le seguenti linee generali:
- il coach raccoglie dalla direzione del personale e dal manager al quale il/la coachee riporta le informazioni utili allo sviluppo del piano e i risultati attesi;
- coach e coachee lavorano insieme per:
- valutare la consapevolezza del ruolo, dei punti di forza e delle aree di miglioramento;
- individuare gli obiettivi desiderati e condivisi in termini di prestazioni;
- definire un percorso capace di aiutare l’interessato a raggiungere gli obiettivi.
- durante la gestione del piano individuato il coach ha cura di:
- gestire l’implementazione del piano;
- sostenere il/la coachee nel superamento di difficoltà emergenti e nel rafforzamento della resilienza;
- se e quando utile, tenere i contatti con il/la manager al quale il/la coachee riporta ed eventualmente con la funzione HR per creare le condizioni per una efficace ed efficiente gestione del piano.
Il percorso di coaching può avvalersi di diversi strumenti:
- incontri individuali, di durata solitamente non superiore ai 60 minuti, in presenza o in videoconferenza;
- corsi e-learning sviluppati dal coach e funzionali ad accelerare l’apprendimento su temi specifici. I corsi sono frequentati autonomamente dal coachee, comunque assistito dal coach;
- eventuali strumenti di assessment di competenze;
- lavoro individuale da parte del/la coachee (articoli, libri e film su argomenti inerenti al piano);
- esercitazioni e giochi di ruolo utili a superare difficoltà emergenti e a rafforzare prestazioni già soddisfacenti.
Le principali aree sulle quali il percorso di coaching può focalizzarsi sono:
- significato e contenuto del ruolo di supervisione;
- miglioramento delle prestazioni dei collaboratori;
- sviluppo di conoscenze e competenza nei collaboratori;
- impiego delle leve della motivazione del personale;
- delega;
- gestione del tempo;
- gestione delle riunioni;
- gestione del conflitto organizzativo;
- gestione delle relazioni con portatori di interesse;
- gestione delle relazioni al vertice dell’organizzazione;
- gestione del rapporto con il capo;
- …
La gestione del percorso
Il percorso di coaching può essere gestito senza interrompere l’attività ordinaria e, grazie alla molteplicità e all’efficacia degli strumenti impiegati, ha durata contenuta.
Le lingue nelle quali può essere gestito il percorso di coaching sono italiano e inglese.