“Woman in gold” narra la storia autentica di Maria Altmann, anziana ebrea sopravvissuta all’Olocausto la quale scopre, in occasione della morte della sorella, il tentativo di quest’ultima di rientrare in possesso di un’opera di Gustav Klimt appartenuta alla sua famiglia: il ritratto di Adele Bloch-Bauer I.
Olio su tela e primo di due omonimi dipinti, il quadro ritrae la figlia dell’imprenditore Maurice Bauer, la quale ha sposato il figlio del barone Bloch, ricchissimo industriale dello zucchero: il quadro, perfettamente quadrato (138×138 cm), è la più celebre fra le tele del cosiddetto «periodo d’oro» di Klimt e al termine della guerra finisce per diventare il simbolo della nazione austriaca.
Il quadro viene confiscato dai nazisti proprio ad Adele Bloch-Bauer, legittima proprietaria e zia di Maria Altmann, poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale: la confisca avviene nell’ambito delle persecuzioni alle famiglie ebree che, ormai in tutta Europa, subiscono ogni sorta di violenza, fisica e psicologica.
Venuta a conoscenza della vicenda dopo la morte della sorella, l’anziana signora Altman decide di fare tutto ciò che è in suo potere per rientrare in possesso del dipinto: un po’ per rivincita, un po’ per procurare a se stessa e alla memoria della sua famiglia un sia pur minimo indennizzo per ciò che i nazisti le hanno portato via.
Per questo, la protagonista ingaggia il giovane avvocato Randy Schoenberg (nipote del compositore Arnold e anch’egli ebreo) per sfidare il governo austriaco e rientrare in possesso del prestigioso dipinto.
Con quale risultato? Lo scoprirai durante il film.
Ora guarda il trailer, poi ti dirò quali sono gli aspetti ai quali ti suggerisco di prestare attenzione.
La pellicola ha avuto critiche diverse, che peraltro poco si sono soffermate sugli innumerevoli spunti di riflessione che essa offre. Ecco quelli che di più hanno colpito la mia attenzione:
Insomma, un film ricco di insegnamenti che ti raccomando di guardare con attenzione.
Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Katie Holmes, Tatiana Maslany, Max Irons, Charles Dance