Il primo che attraversa il muro è sempre insanguinato

Regia di Bennett Miller - 2011 - USA - 133 min

L'arte di vincere

Il film è tratto dal libro di Michael Lewis Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game, basato sulla squadra di baseball Oakland Athletics e sul loro general manager Billy Beane.

La storia parte nel 2001, quando gli Oakland Athletics perdono contro i New York Yankees l’opportunità di partecipare alla fase finale del campionato, le World Series.

Il rilancio della squadra da parte di Billy Beane si complica perché tre giocatori chiave (Jason Isringhausen, Jason Giambi e Johnny Damon) lasciano la squadra a fine stagione e la società gli nega quell’incremento di budget che gli permetterebbe di rendere la squadra più competitiva.

Ma durante un incontro con i manager dei Cleveland Indians Billy incontra Peter Brand, un 25enne laureato in economia a Yale con idee innovative in merito ai criteri di valutazione; invece di basarsi su intuizione ed esperienza, egli valuta un giocatore sulla base di dati statistici: un ruolo centrale, in questo, lo occupa la “on base percentage” (OBP), ossia la percentuale che indica il numero delle volte in cui il giocatore conquista una base senza aiuto di penalità.

Gli osservatori degli Athletics sono fortemente scettici, anche perché il nuovo criterio rischia di rendere inutile il contributo di gran parte di loro e all’interno del team si creano forti conflitti; anche con Art Howe, l’allenatore, con il quale la tensione è alta anche per la resistenza di Beane a rinnovargli il contratto.

Ma il general manager tira dritto adottando il criterio di valutazione proposto da Peter Brand e sfidando Howe, il quale si rifiuta di far giocare i giocatori acquistati sulla base della nuova strategia di gestione.

Come finisce la storia?

Beh, non ti resta che guardare il film. Per ora dai un’occhiata ad alcune scene poi, come al solito, ti racconterò perché a mio parere vale la tua attenzione.

Come guardare il film

Una pellicola molto interessante che, indipendentemente dalle numerose candidature all’Oscar e una certa lentezza, ci offre diversi spunti di riflessione:

  • come appare evidente in diversi momenti del film, la resistenza al cambiamento si manifesta spesso come diffidenza verso ciò che è nuovo e che minaccia posizioni acquisite o addirittura di privilegio;
  • la probabilità di raccogliere i risultati desiderati cresce quando si ha la capacità e/o il coraggio di impiegare tutte le risorse disponibili. In questo caso, oltre all’esperienza e al budget, anche le informazioni riguardanti le prestazioni;
  • la valutazione delle persone deve essere fatta non in base a stereotipi o pregiudizi;
  • nel valutare le prestazioni è fondamentale tenere conto del fatto che situazioni specifiche possono deprimere le prestazioni o esaltarle oltre i limiti sostenibili nel tempo;
  • il coraggio di perseguire strade nuove, mai battute prima, può portare a risultati che creano una differenza rispetto ai concorrenti non facilmente colmabile.

Da vedere? Ma certo!

Cast

Brad Pitt, Jonah Hill, Philip Seymour Hoffman, Robin Wright, Chris Pratt, Stephen Bishop, Reed Diamond, Brent Jennings, …

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