La pellicola è liberamente ispirata a ciò che accadde negli Stati Uniti nel 2008 e che innescò una crisi finanziaria che ha fortemente contribuito alla recessione mondiale dalla quale stiamo faticosamente uscendo.
Il film racconta le ventiquattro ore che i protagonisti vivono in una banca d’investimento che, come moltissime altre, lucra su strumenti finanziari ad alto rischio, i cosiddetti mutui sub-prime; il titolo del film, “margin call”, è ripreso infatti dal livello di prezzo al quale scatta l’incasso di una garanzia a un finanziamento, normalmente in contanti.
Non intendo addentrarmi in aspetti tecnici che non saprei trattare in modo approfondito, ma ti dirò che Eric Dale, il capo della sezione rischi della banca, viene licenziato proprio quando è sul punto di scoprire che l’esposizione finanziaria non è coperta dalla capitalizzazione dell’istituto.
In una parola, la banca può fallire da un momento all’altro.
Della trama non ti dico altro: trovi di seguito alcune scene del film, poi faremo due chiacchiere sugli aspetti ai quali ti suggerisco di prestare attenzione.
L’esordiente regista J. C. Chandor fa centro con un cast di altissimo livello e una storia che ci fa riflettere sul fatto che, nonostante governi e autorità continuino a prendere adeguate e democratiche contromisure, il destino di troppe persone finisca per concentrarsi nelle mani di pochi e potenti finanzieri.
Il film ci mostra anche un ampio e interessante ventaglio di visioni personali e dinamiche organizzative:
Lo hai già prenotato per la serata?
Ottima idea: poi dimmi cosa ne pensi!
Kevin Spacey, Paul Bettany, Jeremy Irons, Zachary Quinto, Penn Badgley, Simon Baker, Mary McDonnell, Demi Moore, Stanley Tucci, Aasif Mandvi, Ashley Williams, Susan Blackwell