Con una scrittura agile, talvolta attraversata da sottile ironia, ora intessuta di puntuali e sempre rigorosi riferimenti letterari, storici e politico-sociali, il volume ripercorre il faticoso sentiero seguito dalle donne per giungere a ottenere il diritto di esercitare la professione forense.
Nel corso dei secoli le donne in toga sono state costrette a battersi duramente contro pregiudizi e schemi mentali retrivi, sostenute soltanto dal loro coraggio, dalla loro decisione, e da pochi giuristi e politici illuminati.
Le donne in toga occorre non soltanto ricordarle, quasi si trattasse del reliquiario del passato; ma soprattutto rileggere i loro itinerari intellettuali (modelli a cui dovrebbero volgere lo sguardo le donne in toga del tempo nostro), traendole dalla penombra e dall’oblio, e rimeditarne il ruolo – lieu de passage – svolto con distillata lucidità tra la vecchia cultura, sovente intrappolata in calcificate costruzioni mentali e sociali, e la sfida delle nuove idee.