Sei sfiduciato/a per aver seguito scrupolosamente un buon numero di ricette per la felicità che si sono rivelate fallimentari?
Ne hai abbastanza dei consigli di psicologi, coach e maestri di vita?
Sei stanco/a di sentirti raccomandare di essere semplicemente te stesso/a, perché non ci sono limiti ai traguardi che puoi raggiungere?
Sono certo che lo apprezzerai particolarmente se sei fra quanti ritengono la legge di Murphy sia scientificamente provata, se vedi con sospetto ogni gentilezza, se pensi che ogni tuo successo sia generato dal caso.
E se ti sorprendi ad affermare spesso le magiche parole…
Oppure se provi un fremito di inconfessabile rabbia quando ti si rivolge la paradossale e paralizzante esortazione…
Per mettere in discussione il concetto di felicità, tanto radicato nella nostra tradizione, e l’autolesionista tensione alla sua ricerca, Paul Watzlawick impiega argomentazioni ironiche e divertenti, che capitalizzano sul pensiero critico e sull’uso del paradosso.
L’Autore mette il lettore di fronte a uno specchio che lo mette a disagio, che lo costringe a riconoscerci e a ridere di se stesso, lasciandogli comunque il piacere di tentare di rispondere alle domande che gli pone:
Senza rinunciare a guidarlo verso la risposta.
Da non perdere!
Introduzione
Prima di tutto, sii fedele a te stesso
Quattro giochi con il passato
Russi e americani
La storia del martello
La manciata di fagioli
Gli elefanti scacciati
Profezie che si realizzano da sé
Attenzione all’arrivare
Se tu mi amassi veramente, mangeresti volentieri aglio
”Sii spontaneo!”
Chi mi ama ha qualcosa che non va
L’uomo sia nobile, soccorrevole e buono
Questi pazzi stranieri
La vita come gioco
Epilogo
Bibliografia
Se ti interessa il tema, qui trovo altri libri di Paul Watzlavick.
Domani l’acquisto