Sono davvero rari i genitori che non hanno dovuto affrontare il problema di figli svogliati, resistenti all’impegno allo studio.
Adolescenti che trascinano i pomeriggi fra tv, videogiochi e Internet, eterni studenti universitari, bambini irrequieti e incapaci di seguire le lezioni o di fare i compiti a casa.
Il risultato?
Pessimi risultati scolastici e sbiadite prospettive future.
Perché tanti studenti, di varia età e ordine, sono pessimi studenti? Perché, a un certo punto (o immediatamente, già all’inizio della carriera scolastica) si bloccano e sembra che nulla possa rimuoverli dallo stato in cui sono piombati?
Ci sono casi in cui una semplice difficoltà nello studio o in certe situazioni della vita scolastica si trasforma in un problema apparentemente insolubile, nonostante gli sforzi dei ragazzi, dei genitori e degli insegnanti.
Nel libro che ti propongo non troverai soluzioni pronte ma certo una grande quantità di spunti di riflessione e di suggerimenti che possono aiutarti ad affrontare il problema; e, in molti casi, ad alleggerire fin da subito la situazione che stai vivendo.
Alessandro Bartoletti, psicoterapeuta, propone l’applicazione della terapia breve strategica elaborata da Paul Watzlawick e introdotta in Italia da Giorgio Nardone. Egli ci mostra come partendo da i classici “Impegnati!”, “Studia di più!” dei genitori e insegnanti di fronte ai risultati deludenti, si possa elaborare specifiche strategie e impiegare raffinati stratagemmi terapeutici per aggirare i “blocchi” nell’apprendimento, dall’ansia di fronte a professori e commissioni d’esame.
L’autore evidenzia alcuni punti essenziali:
Davvero interessante la prefazione, nella quale l’autore pone il lettore immediatamente di fronte ad esempi chiari e strutturati di situazioni critiche, con una utilissima disquisizione su alcune diffuse abitudini scolastiche, prima fra tutte la copiatura e i suoi effetti, anche sociali.
La parte più interessante è certamente la seconda, nella quale l’autore descrive in modo sufficientemente dettagliato e anche per non addetti ai lavori, una serie di casi che ha affrontato nella sua vita professionale; da questi casi è possibile imparare da subito alcune “buone pratiche” circa il comportamento da tenere come genitori nei confronti dei ragazzi, degli insegnanti e del terapeuta: al quale è sempre bene non pensare di sostituirsi.
La prima parte del libro invece, pur essendo ricca di esempi di informazioni, sembra più scritta per un pubblico professionale: l’autore indugia in maniera forse eccessiva su aspetti teorici e specifici, senza mantenere completamente la promessa del libro diretto a tutti.
In ogni caso è una lettura che raccomando a tutte le persone che possono trovarsi coinvolte in situazioni di prestazioni di studio deludenti: genitori, insegnanti e, perché no, anche terapeuti.
I ragazzi? Non vedo controindicazioni, specie se serve loro a prendere consapevolezza del fatto che risolvere i loro problemi è possibile anche in tempi rapidi.
INDICE
Prefazione di Giorgio Nardone
Introduzione
Prima parte. Lo studio come problema
1. I dolori del giovane studente
Stili di studio … poco efficaci
Come bloccarsi «efficacemente»
Il doping dello studente
2. Asinelli d’oro? Il ruolo della famiglia e degli insegnanti
Ogni famiglia ha il suo professore
Pigmalione e le sue sculture
3. Gli esami non finiscono mai: i problemi «scolastici» di professionisti e adulti
Esporsi, che tortura!
Presentazioni pubbliche … da urlo!
Scrivere, che dilemma!
Seconda parte. Lo studio come soluzione
4. Sbloccare (strategicamente) i problemi di studio
Lo studente strategico (in 13 mosse)
Il genitore strategico
L’insegnante strategico
5. Storie di ordinaria abulia
Laurea breve … a breve!
La traduttrice diabolica
Gli hyperlink di Matrix
Prendi il libro e scappa!
Signorina, prego: (s)venga alla lavagna!
Da solo non riesco
E se mio figlio fosse stupido?
La tesi «insensata»
L’ e-mail inattaccabile
Se parlo, piango!
Repetita … non studenti (Conto, riconto, ma non studio)
Più che studiare, ascolto le voci
Tredici minuti, nulla più
6. «Indizi» didattici per studenti di tutte le età
Il paradigma classico di studio
Se vuoi conoscere, impara a inventare
«Imparare a memoria» versus «usare la memoria»
Evitare di evitare tutti gli esami che la vita ci propone
Il piacere del sapere
Bibliografia dello studioso
Bibliogra/ia dello studente
Bibliografia dell’ anti-studente