Una cena tra amici

Una-cena-tra-amici 200Regia di A. de La Patellière e M. Delaporte – 2012 – Francia, Belgio – 109 min.

Il cast

Patrick Bruel, Valérie Benguigui, Charles Berling, Guillaume de Tonquedec, Judith El Zein, Françoise Fabian, Yaniss Lespert, Miren Pradier, Alexis Leprise, Juliette Levant, Bernard Murat

La trama

Il film si svolge a Parigi, in un appartamento di una zona semi-centrale.

Vincent è un brillante quarantenne agente immobiliare e fratello di Elisabeth, insegnante alla scuola media. Vincent si è sposato da poco con Anna, donna in carriera, e ha da poco saputo che presto diventerà papà.

Vincent e Anna sono invitati da Elisabeth e da Pierre, suo marito e professore universitario, a una delle cene che periodicamente la coppia organizza per rivedere gli amici e stare insieme.

Alla cena partecipa anche Claude, da sempre amico di Elisabeth e trombonista in un’orchestra sinfonica: come sempre, Elisabeth spedisce a letto i figli Apollin e Myrtille prima che la cena abbia inizio.

La cena ha inizio senza Anna, trattenuta da impegni di lavoro, e prende subito una piega “vivace”; la discussione sul nome contestatissimo nome che i neo-genitori avrebbero intenzione di dare al nascituro lascia spazio a rivalse e rancori che finiscono investire gran parte della vita dei protagonisti, lasciando spazio anche ad aspetti dei quali nessuno di loro immaginava l’esistenza.

E l’arrivo di Anna, successivamente, non aiuta a calmare le acque: qui mi fermo, perché non voglio toglierti il gusto della scoperta.

Perché trovo interessante il film? Guarda prima alcune scene del film, poi continua a leggere.

 

 

Come guardare il film.

Il momento per me più interessante è quello della discussione sul nome del bambino, nella quale Vincent si diverte a mettere in crisi stereotipi e pregiudizi attraverso l’uso spietato del pensiero critico: un esempio davvero mirabile da usare anche didatticamente.

Altri aspetti interessanti? Eccoli:

  • l’equivoco, ovvero come si riesca facilmente ad incartarsi nelle situazioni presumendo di sapere e rinunciando a porre le domande che ci toglierebbero dall’imbarazzo;
  • gli aspetti che troppo spesso consideriamo normali nella coppia (chi mette a letto i bambini, chi rinuncia alla carriera per favorire quella del partner, chi si occupa dei figli, chi si occupa delle faccende domestiche) e che lasciano invece covare sotto la cenere dissenso e anche rancore;
  • la scarsa attenzione che abbiamo dedicato alle persone che per anni ci sono state vicine e che pensiamo di conoscere. E la sorpresa, dalla quale possiamo anche essere emotivamente sopraffatti, nel momento in cui scopriamo di non conoscere aspetti davvero sorprendenti.

C’è altro? Sì, ma credo di averti detto quanto basta…